secondo me è già una guerra persa. Con la gente che ormai è abituata a salire e scendere da tutte le porte in dispregio ai segnali presenti sulle ante delle stesse, cosa vuoi che il bigliettaio faccia? Passare il suo tempo a litigare con i trasgressori?.Io dico sempre che occorre rimettere il bigliettaio.
Secondo me dovrebbero fare dei gruppi di controllo a tutte le fermate, con obbligo di esibire il biglietto, una volta scesi dal mezzo. Bisognerebbe trasformare le fermate in veri e propri "gate" dove si può uscire solo da determinate porte dove ci sono i controllori, ai quali la legge dovrebbe consentire per chi viaggia sprovvisto di biglietto il diritto di fermo temporaneo per la identificazione ( nome e cognome, nazionalità, residenza, impronte digitali, foto, altezza, peso e segni particolari,cioè tatuaggi). Questo per tutti: italiani compresi. Se ti è capitato di usare i battelli che fanno la navigazione a Venezia e sui laghi Maggiore, di Como e di Garda, ti sarai accorto che quando il battello attracca alla fermata, il personale a terra, prima fa scendere chi è a bordo, poi, fa salire, contandoli, i nuovi passeggeri. Se i passeggeri in attesa sono più di quelli che possono salire, chi non è stato ammesso aspetta il prossimo battello: chi ha fretta si prende un taxi motoscafo.
In questo modo si risolverebbe anche il problema di coloro che salgono con valigie di dimensioni superiori a quelle ammesse a bordo (c'è la dima su tutti i mezzi) e quello di quelli ammessi pagando un biglietto supplementare.
In questo modo si eviterebbe di far salire contemporaneamente sullo stesso mezzo 3 passeggini, oppure un passeggino ed un handicappato in carrozzella: mi è capitato di vedere entrambe i casi.
In questo modo si eviterebbe di far salire le persone con in mano gli street food che vogliono mangiare a bordo o le bottiglie/lattine di birra aperte.
Infine toglierei il biglietto orario: ritornerei a far pagare il biglietto ogni volta che si sale sul mezzo e porterei il prezzo del biglietto a 2,00 €.
Se si riesce a resistere con questo sistema 4/5 anni il problema del servizio pubblico si normalizzerà, la gente incomincerà ad apprezzare il fatto di viaggiare su mezzi meno lerci, meno affollati, meno borseggiatori, meno profittatori di passaggi gratuiti sulle parti anatomiche del gentil sesso.
Lo so che i provvedimenti che ho elencato saranno impopolari però sappi che ai primi del '900, quando c'erano i tram a cavallo, gli utenti erano le persone benestanti; il cosiddetto "proletariato" preferiva spendere i soldi del biglietto per comprare il pane, di conseguenza si spostava a piedi.
Oggi il servizio di trasporto pubblico nel pensiero collettivo sembra che sia un diritto costituzionale, e senza controllo siamo arrivati alla situazione attuale.