Caro Gianco, sicuramente in molte realtà del paese, l'enel era un carrozzone. Devo però raccontare la mia storia professionale per sfatare un po' la credenza popolare che "generalizza" la percezione di ciò che era ed ora è Enel. Sono entrato in azienda nel 1962 (luglio) ed era ancora SIP (Soc.Idroelettrica Piemonte). Venne nazionalizzata, come noto, il 1° gennaio 1963. Dopo il doveroso addestramento di 3 mesi, venni inserito in squadra cabine come aiuto elettricista ed iniziammo subito a ristrutturare le cabine di cui la società privata aveva omesso da molti anni di effettuare manutenzioni ed ammodernamenti. L'importante era che la corrente passasse e che i contatori continuassero a girare. E così per tutto il corso della mia carriera. Si lavorava sodo sia a Torino dove entrai che a Roma dove mi trasferii nel 1969, che a Pomezia (trasferimento nel 1975 ed infine ad Albano Laziale (ultimo trasferimento post laurea 1986). Nel corso degli anni il personale enel riportò a parametri di efficienza e di ammodernamento il 93% degli impianti lasciati in eredità dalle vecchie società elettriche. Senza fondi di dotazione governativi ed inoltre con il continuo esborso degli indennizzi alle "efficienti" società private. Eppure, le bollette non ebbero le impennate che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Le fasce più deboli erano comunque tutelate dal contratto di 3kw (c.d. fascia sociale). Il servizio era per quanto mi risulta, soddisfacente. Le norme di sicurezza erano piuttosto stringenti ed enel vantava uno dei più bassi tassi di infortuni fra le realtà industriale del paese. C'è da fare una riflessione. Come mai dopo che enel ha risistemato gli impianti è stata di nuovo privatizzata? Quando si preparavano i piani annuali di ispezione linee si attuavano queste operazioni con cadenza trimestrale. Sai ora quale è la cadenza? Triennale!!! Se fosse stata fatta con i vecchi tempi, non si sarebbero aggiunti gravi disservizi come quelli dell'inverno passato in Abruzzo (hotel Rigopiano e dintorni.......)
Certo, ci sono delle realtà che fanno parla e di "carrozzone" ma, credimi caro Gianco, per esperienza vissuta (38 anni 6 mesi) preferisco il carrozzone alla "greppia" per i soliti noti o, se preferisci, per i capitani coraggiosi che sanno come far fallire Alitalia, Ferrovie, Banche e realtà industriali che una volta erano il fiore all'occhiello dell'Italia.