asdrubale49

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Salve, è la prima volta che scrivo e quindi mando un caro saluto a tutti gli iscritti a questo forum. Dovendo demolire un vecchio fabbricato avuto in eredità, ho richiesto all' Enel lo spostamento di una linea elettrica che alimenta tutta la via; a mie spese ho fatto sistemare un palo lontano dal muro dove loro hanno fissato i cavi e così l'impresa edile ha finito la costruzione ma non ha potuto completare il balconcino perchè i cavi poggiano sul davanzale. Ora, anche dopo diversi solleciti, non riesco a farli sistemare in maniera stabile poichè loro (enel) vorrebbero fissarli nuovamente alla facciata mentre io ritengo che essendo nuova costruzione devono provvedere diversamente magari interrandoli. Faccio presente il mio contatore è posizionato nella strada adiacente. gradirei un gentile consiglio a riguardo, grazie.
 

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Ollj

Ospite
Dato per assodato che esistesse una servitù a favore di Enel (diversamente lei avrebbe già fatto rimuovere il tutto) e che la sua sia una semplice pretesa "estetica" non collegata ad alcun motivo tecnico/urbanistico (ad es. è stata modificata la parete d'aggancio e i cavi non possono esser più riallocati in posizione similare) ritengo impossibile la sua pretesa; vero che lei come servente ha la possibilità d'offrire al dominante una valida alternativa praticabile, vero anche che la legge le impone senza aggravio alcuno per il dominante; ora chiedere uno scavo e relativo interramento ha un costo.
Tutte le sentenze a favore degli utenti finali (costo zero), sono state emesse sul presupposto che non vi fosse alcuna alternativa allo spostamento dei cavi.
Riferimenti normativi art. art.122 del RD 1775/1933 e il D.lgs.259/2003 art. 92
 

Luigi Barbero

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Da ex dipendente Enel posso consigliarti qualcosa. Raramente l' azienda procedeva ad usucapire i tracciati delle linee a bassa tensione, come nel caso in esame. Quindi, nel momento in cui ha spostato la linea per permetterti i lavori, non ti ha comunicato che al termine degli stessi avrebbe ripristinato lo stato ante operam. E questo è un punto a tuo favore in quanto, peraltro, da nessuna parte sta scritto che come cliente tu debba concedere di nuovo il passaggio su una facciata di casa. Hai già piazzato un palo a spese tue e penso che il lavoro lo abbia eseguito Enel (o chi per esso) , diversamente lo avrebbero difficilmente usato. Quindi, era già implicito che il nuovo transito sarebbe stato quello. Insisti con le tue richieste, legittime. Diffidali dal voler passare sulla facciata di casa per i danni estetici e non solo. Va da sé che dovresti poi ritinteggiare i punti dove sarebbero fissati i ganci di sostegno. Minacciali di rivolgerti all' Autorità per l' energia; fai loro presente che non hai nessuna intenzione di ricostituire, semmai fosse esistita, nessuna nuova servitù
di passaggio . Auguri
 

Luigi Barbero

Membro Senior
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Ho visto la fotografia ed aggiungo a quanto detto che l' eventuale interramento del cavo potrebbe essere fattibile ma dovresti sopportarne le spese che, magari con un accordo ad hoc, potresti realizzare tu lo scavo e relativa conduttura (tubo di protezione, se previsto, secondo le indicazioni che ti dovrebbero fornire.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Da ex dipendente Enel posso consigliarti qualcosa. Raramente l' azienda procedeva ad usucapire i tracciati delle linee a bassa tensione, come nel caso in esame. Quindi, nel momento in cui ha spostato la linea per permetterti i lavori, non ti ha comunicato che al termine degli stessi avrebbe ripristinato lo stato ante operam. E questo è un punto a tuo favore in quanto, peraltro, da nessuna parte sta scritto che come cliente tu debba concedere di nuovo il passaggio su una facciata di casa. Hai già piazzato un palo a spese tue e penso che il lavoro lo abbia eseguito Enel (o chi per esso) , diversamente lo avrebbero difficilmente usato. Quindi, era già implicito che il nuovo transito sarebbe stato quello. Insisti con le tue richieste, legittime. Diffidali dal voler passare sulla facciata di casa per i danni estetici e non solo. Va da sé che dovresti poi ritinteggiare i punti dove sarebbero fissati i ganci di sostegno. Minacciali di rivolgerti all' Autorità per l' energia; fai loro presente che non hai nessuna intenzione di ricostituire, semmai fosse esistita, nessuna nuova servitù
di passaggio . Auguri

Io non sono dipendente Enel...ma debbo rilevare alcune imprecisioni nella tua lettura/esposizione:

1-il "nuovo" palo non è stato posto in opera dal Enel ma da impresa su ordine di @asdrubale49 ...ne consegue che (come hai gisutamente citato) Enel per prassi "ignori" la cosa.
2-enel non "usucapisce"...ma mantiene la servitù precostituita...e il temporaneo "distacco" non costituisce "termine" di un loro diritto (come spiegato da @Ollj )
3-se si vuol far spostare una linea (o interrarla) prima li interpelli e se la cosa è fattibile paghi un lavoro che solo loro commissionano a ditte convenzionate o di loro "gradimento"

Da quel che si percepisce dalla foto quel palo è inutile perchè i "cavi aerei" dovrebbero comunque passare sopra o sotto (meglio) il terrazzino/balcone.
Dubito si prendano la briga di interrare se non per farlo su tutta la tratta di quella via...così come dubito che @asdrubale49 sia disposto a pagare il conto totale una volta determinato il costo.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Caro Dimaraz, sapessi quante pratiche di discussione (conseguenti a servitù) ho istruito! Enel, normalmente non usucapisce servitù di passaggio per una linea a bassa tensione. Lo fa quasi esclusivamente per la Media Tensione dove, ovviamente, i vincoli tecnici sono più "stringenti" e molte volte consente ai richiedenti lo spostamento di una linea a bassa tensione di eseguire a loro cura e spese i lavori di scavo. Ciò in quanto, ad un buon risparmio ottenuto dal cliente, si unisce anche il tempo di esecuzione molto più ridotto perché non si rende necessario inserire il lavoro all' interno di un appalto da affidare o in via di esaurimento.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Il fatto è che quando si stipulano servitù di elettrodotto, diventava implicito, per noi, definirle impropriamente "di passaggio " perché, per le attività conseguenti dovevamo poi "passare" comunque sul tracciato. Vuoi per l' ispezione linea, vuoi per le eventuali manutenzioni e/o riparazioni. Ecco perché "deformazione professionale " ho usato impropriamente e con grave abominio dei giuristi, il termine di "passaggio" .
 

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