Acacerulen

Membro Ordinario
Con sentenza del TAR Veneto recentemente è stata annullata una delibera comunale che proibiva la frequentazione dei cani in alcuni spazi cittadini. Le motivazioni del TAR evidenziano che:
I comportamenti scorretti possono e devono essere prevenuti tramite la sensibilizzazione e l'educazione dei cittadini, e sanzionati laddove necessario, ma non con provvedimenti che incidono sulla pluralità delle persone. Già in precedenza il TAR si era espresso evidenziando che: i principi di adeguatezza e proporzionalità tra azione e reazione, laddove, anziché contrastare il riscontrato fenomeno con i normali mezzi predisposti dall'ordinamento (maggiore prevenzione, inasprimenti dei controlli e della repressione), vieta puramente e semplicemente un determinato comportamento, incidendo peraltro sulla libertà dei proprietari-detentori di cani, ai quali sono interdette talune zone della città.
Questi concetti sono applicabili anche alle leggi esistenti che proibiscono ai cani di frequentare spiagge o tratti costieri. La limitazione è riferita alla zona di demanio marittimo. La competenza è delle Regioni a Statuto Speciale e/o dei comuni che possono emettere ondinanze di regolamentazione della balneazione.
Tali dispositivi di legge o ordinanze sono in contrasto con i concetti di cui alle sentenze citate e per questo debbono essere eliminate o modificate. Il concetto è chiaro e tanto per fare un esempio è come se sanzionassimo tutti i cittadini perchè alcuni di loro sono fumatori.
Tutto ciò premesso chiedo alla comunità di aderire ad una petizione o altro documento di protesta che eliminasse una vera e propria discriminazione per i cani (e per tutti gli animali più in generale) e per i loro padroni a cui è interdetta la libera circolazione. Se un cane sporca non è colpa del cane ma del padrone maleducato.
 
J

JERRY48

Ospite
Il concetto è chiaro e tanto per fare un esempio è come se sanzionassimo tutti i cittadini perchè alcuni di loro sono fumatori.

Il concetto è ancora più chiaro: perchè allora è vietato fumare nei locali chiusi? Perchè arreca danno agli altri che non fumano e anche se fumassero, non vorrebbero (a proprio piacimento) rientrare a casa con i vestiti intrisi dal fumo delle altre persone.

Il concetto è ancora più chiaro: perchè tu a Cagliari sei libero di scorrazzare con la tua auto, tutti i santi giorni (con la benzina...)
ed invece a Milano ciò non è possibile? Tutti quanti, dovremmo avere gli stessi diritti, e invece?

Il concetto è ancora più chiaro: perchè io al Poetto, non ho il diritto
di godermi in completo relax sotto l'ombrellone una bella giornata, senza che debba stare all'erta, per i ragazzini che incuranti degli altri, giocano al pallone, per cui devo stare attento a non beccarmi qualche pallonata in faccia? Perchè debbo stare attento pure ai cani che ti fanno la pipì, lo stesso faccia, mentre invece vorrei farmi un sonnellino col venticello fresco che ti arriva dal mare? Perchè devo stare attento al cane che corre incurante in mezzo agli ombrelloni o ai lettini, si bagnano e poi si scrollano acqua e sabbia sempre incuranti dei bagnanti al mare? Tu rispondi: ma...hanno i padroni maleducati!!! E allora gli educati, li tengono al guinzaglio i loro cani, e pure con la paletta in mano...:domanda:

Tutto ciò risposto: sono contrario a qualsiasi petizione o altro documento di protesta. Il cane te lo porti al mare, quando non ci sono i bagnanti: Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio e Marzo!!!
Questo è il mio parere.
saluti
jerry48
 
C

celtide

Ospite
E' inutile discutere: per isolare il piccione malato si spara sempre sullo stormo: è più facile e chi se ne frega se gli altri incolpevoli ci lasciano le penne.
Questa purtroppo è la mentalità corrente|
Salvo
 

Acacerulen

Membro Ordinario
errata corrige

Il concetto è ancora più chiaro: perchè allora è vietato fumare nei locali chiusi? Perchè arreca danno agli altri che non fumano e anche se fumassero, non vorrebbero (a proprio piacimento) rientrare a casa con i vestiti intrisi dal fumo delle altre persone.

Il concetto è ancora più chiaro: perchè tu a Cagliari sei libero di scorrazzare con la tua auto, tutti i santi giorni (con la benzina...)
ed invece a Milano ciò non è possibile? Tutti quanti, dovremmo avere gli stessi diritti, e invece?

Il concetto è ancora più chiaro: perchè io al Poetto, non ho il diritto
di godermi in completo relax sotto l'ombrellone una bella giornata, senza che debba stare all'erta, per i ragazzini che incuranti degli altri, giocano al pallone, per cui devo stare attento a non beccarmi qualche pallonata in faccia? Perchè debbo stare attento pure ai cani che ti fanno la pipì, lo stesso faccia, mentre invece vorrei farmi un sonnellino col venticello fresco che ti arriva dal mare? Perchè devo stare attento al cane che corre incurante in mezzo agli ombrelloni o ai lettini, si bagnano e poi si scrollano acqua e sabbia sempre incuranti dei bagnanti al mare? Tu rispondi: ma...hanno i padroni maleducati!!! E allora gli educati, li tengono al guinzaglio i loro cani, e pure con la paletta in mano...:domanda:

Tutto ciò risposto: sono contrario a qualsiasi petizione o altro documento di protesta. Il cane te lo porti al mare, quando non ci sono i bagnanti: Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio e Marzo!!!
Questo è il mio parere.
saluti
jerry48
Scusami ma da quello che hai scritto non hai proprio capito nulla tant'è che gli esempi non c'azzeccano . Milano, la benzina, le auto, ecc. confondi principi di democrazia con disposizioni comunali dirette alla tutela della salute, questo è lo scopo di limitare il traffico a Milano. I cani che ti disturbano nella spiaggia oggi non ci possono stare ne a dicembre e neppure in luglio o altro mese dell'anno. La spiaggia è interdetta tutto l'anno. 500 Euro di multa dai vigili comunali al Poetto di Cagliari. L'eliminazione di un diritto costituzionale, perchè si tratta di una violazione, è ben spiegata nell'estratto delle sentenze soprariportate. Cosa significa eliminare questa legge: significa che i cani possono accedere alla spiaggia con le stesse regole previste nelle loro passeggiate nelle vie della città. Cioè con guinzaglio di un metro e mezzo, paletta o busta per raccogliere le feci, museruola a portata di mano. Questo lo prevede la legge attuale. Non hai mai visto circolare in città un cane al guinzaglio ? La tua intolleranza, scusami se te lo dico perchè nel pieno rispetto del tuo parere, non è razionale ma causato da un vissuto represso. I proprietari sono spesso incivili, ma non sono la maggioranza per fortuna. Qualche difetto, come tutti, sicuramente lo hai anche tu, pensa un pò se a causa di questo dovessimo punire tutta la collettività. Basta corregerlo non punire tutti. Per questo quando qualcuno ti disturba agisci di conseguenza, lecitamente con i mezzi che uno Stato democratico ti mette a disposizione. Se non ci riesci perchè prendersela con i cani o gatti che siano. Io il mio cane lo tengo sempre al guinzaglio (scaperebbe seguendo una traccia) e lo libero solo a casa mia o negli spazi appositi per cani. Sai quante volte ho incontrato proprietari dei cani maleducati che creavano problemi al mio cane e che qualche volta è stato azzannato. Dovrei dire che i proprietari dei cani sono cattivi e violenti ? Sono anch'io proprietario di un cane e non sono violento, neppure il mio cane (un beagle). Guarda negli occhi un Beagle e poi dimmi se è violento e ignorante lui o il suo "padrone". Un cittadino non tollerante verso gli animali ha il diritto di ucciderli con bocconi avvelenati come stanno facendo a Cagliari ? Sono sicuro che tu non appartieni a questa categoria di persone, ma domandalo al mio Beagle o a qualsiasi altro cane che oltre a considerare vigliacche queste persone, credi che estenda tale concetto anche al resto degli uomini ? Con intelligenza ti risponederà che non la pensa così e che non ha nulla contro gli uomini, anche se alcuni sono malvagi, lui all'uomo gli fa comunque le feste. Ti ringrazio comunque del suggerimento: Il cane te lo porti al mare, quando non ci sono i bagnanti: Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio e Marzo!!! Potessi farlo !
 

Acacerulen

Membro Ordinario
dal sito:
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

Chi è quel bastardo che mette i bocconi avvelenati nelle strade di Cagliari?

giugno 9, 2012 gruppodinterventogiuridicoweb


Nel corso dell’ultima settimana ci sono giunte varie segnalazioni relative al decesso di alcuni altri animali domestici – cani e gatti – a causa molto probabilmente di bocconi avvelenati.

Le segnalazioni – tutte riferite alla zona compresa fra Via Palestrina e Genneruxi, a Cagliari – parlano di cagnolini con la bava alla bocca e tremori, seguiti dal decesso, di gatti con emorragie dalle cavità orali e nasali e morti rapide. Forse si tratta di ingerimenti non voluti di esche evvelenate per topi e ratti, forse però ci sono anche polpette di carne con pezzettini di vetro che fanno pensare qualcosa di molto più grave, qualcosa di malato in chi le prepara e le abbandona volutamente in aiuole e marciapiedi.

Pur non avendo avuto modo di accertare direttamente i casi di avvelenamento che ci sono stati segnalati, abbiamo ritenuto opportuno segnalarli a nostra volta (9 giugno 2012) ai Carabinieri del N.O.E. di Cagliari, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale e alla Polizia municipale per lo svolgimento delle opportune attività di controllo e vigilanza.

L’utilizzo libero di esche e bocconi avvelenati è vietato,infliggere sofferenze e morte gratuita agli altri animali è un reato (art. 544 ter cod. pen.). I veri bastardi non sono quelli a quattro zampe, ma quelli che deliberatamente disseminano le nostre strade di esche e bocconi avvelenati.

Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

Serve per capire bene il problema
 

Acacerulen

Membro Ordinario
Rumori e molestie - Il proprietario di un cane deve evitare che il suo animale arrechi disturbo ai vicini (Cassazione n.715/2010)
La prima sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza n.715/2010) ha ricordato che il proprietario di un cane deve evitare che sia arrecato disturbo ai vicini di casa.

Diversamente risponderà del reato previsto e punito dall'art. 659 c.p. "Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone". Si tratta, spiega la Corte di una contravvenzione in cui "l’elemento psicologico dell’illecito è costituito dalla mera volontarietà della condotta".

Questa volontarietà peraltro si può desumere da oggettive circostanze di fatto "senza che risulti necessaria l’intenzione dell’agente di disturbare la quiete pubblica".

Il reato sussiste quando il fatto di per sè risulta idoneo ad "arrecare fastidio a un numero indeterminato di persone" anche a prescindere da fatto che sia provato l'effettivo disturbo arrecato. Va quindi condannato - conclude la Corte - chi nonostante le proteste ripetute dei vicini non impedisce al proprio cane di abbaiare dirante le ore di riposo.

Il caso esaminato dai giudici di Piazza Cavour riguarda due coniugi proprietari di due cani pastori che nelle ore notturne, dal cortire di casa, abbaiavano sistematicamente in modo petulante e molesto.

Come vedi vengono ripettate le esigenze degli uomini perchè esistono appropriati mezzi di protesta e riconoscimento di diritti.
 

maidealista

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