Negli ultimi anni molte spiagge sono state oggetto di una spinta privatizzazione e di una cementificazione selvaggia che ha portato ad una proliferazione degli stabilimenti balneari e ad una forte riduzione dei litorali liberi.
E così le famiglie italiane per trascorrere una giornata al mare quest’anno saranno costrette a spendere in media decine di euro al giorno per ombrellone, sdraio e lettini, consumazioni e servizi di diverso genere, secondo quanto emerso da un’indagine dell’Adoc condotta su un campione di famiglie di 4 persone.
Spesso alcuni stabilimenti impediscono anche l’accesso al mare o comunque pretendono il pagamento di un biglietto anche per il transito e l’accesso alle spiagge, violando quanto sancito dalla Finanziaria 2007 che all’art. 1 comma 251 stabilisce: ‘E’ fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione’.
L’accesso alla spiaggia è dunque libero e gratuito ed il titolare del lido non può pretendere alcun pagamento e deve consentire il transito alla battigia, ovvero la striscia di sabbia di 5 metri da dove arriva l’onda. L’impedimento o la richiesta di un costo rappresenta una violazione della legge e va denunciato alle Autorità.
Per cui su tale tratto di spiaggia tutti vi possono fare il bagno, appoggiare gli abiti, stendersi transitare.
Non vi possono essere collocati oggetti ingombranti quali ombrelloni sdraio, ecc., poiché deve essere garantito il passaggio.
E così le famiglie italiane per trascorrere una giornata al mare quest’anno saranno costrette a spendere in media decine di euro al giorno per ombrellone, sdraio e lettini, consumazioni e servizi di diverso genere, secondo quanto emerso da un’indagine dell’Adoc condotta su un campione di famiglie di 4 persone.
Spesso alcuni stabilimenti impediscono anche l’accesso al mare o comunque pretendono il pagamento di un biglietto anche per il transito e l’accesso alle spiagge, violando quanto sancito dalla Finanziaria 2007 che all’art. 1 comma 251 stabilisce: ‘E’ fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione’.
L’accesso alla spiaggia è dunque libero e gratuito ed il titolare del lido non può pretendere alcun pagamento e deve consentire il transito alla battigia, ovvero la striscia di sabbia di 5 metri da dove arriva l’onda. L’impedimento o la richiesta di un costo rappresenta una violazione della legge e va denunciato alle Autorità.
Per cui su tale tratto di spiaggia tutti vi possono fare il bagno, appoggiare gli abiti, stendersi transitare.
Non vi possono essere collocati oggetti ingombranti quali ombrelloni sdraio, ecc., poiché deve essere garantito il passaggio.