Purtroppo la nostra situazione economica familiare è giunta ad un brutto momento: io, commerciante, da qualche anno non riesco più a fatturare il minimo e sono prossimo a chiudere la mia aziendina individuale (con sospesi anche verso equitalia sopratutto per contributi INPS non versati da qualche anno a questa parte e altro) e quindi andrò ad ingrassare le liste disoccupati con tutto quel che ne conseguirà, sperando di arrivare al termine corretto per la pensione, visto che ho 62 anni (di cui 18 lavorati come dipendente all'estero). L'unico introito è dato dallo stipendio di mia moglie, impiegata, su cui è però già caricato il mutuo (anche questo in ritardo di diversi mesi) ed un prestito AGOS per rientro concordato, un totale di circa 1000€ mensili a fronte di 1500€ circa di entrate. Per tale motivo siamo in ritardo con le spese dondominiali (2017 -2018) non pagate, se non con acconti per circa 800€ ad oggi. E proprio oggi mi è arrivato il decreto ingiuntivo (in data 21/12/18 però) con annesso conteggio dell'avvocato del condominio per un totale di oltre 4000€ (tenuto conto anche dei versamenti già fatti): la cosa, non lo nascondo, mi ha messo nel panico più completo! Cosa devo fare ora? Soldi non ce ne sono più, e si deve comunque far fronte ai piani di rientro giò concordati con Equitalia, al mutuo ecc. tutto ancora in corso di pagamento. Nell'allegato dell'avvocato si fa menzione di un "organismo di composizione della crisi o di un professionista nominato dal giudice, per porre rimedio alla situazione di sovraindebitamento..." ma cosa significa? Devo rivolgermi ad un legale? E poi non capisco un'altra cosa: il decreto ingiuntivo da un termine di 40 giorni, mentre il legale ne da uno, molto più ristretto, di dieci giorni: qual'è quello da considerare valido? Grazie per l'aiuto