basty

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Proprietario Casa
@Deny .
Risultava anche a me che con i contratti concordati occorre seguire tassativamente lo schema dell'accordo territoriale.
Lo schema base dei contratti territoriali, cui fanno riferimento gli accordi locali, ha definito il famoso allegato G. (tra l'altro unico documento ufficiale che suddivide spese tra locatori ed inquilini, quindi spesso adottato anche in altri contesti).

Riterrei quindi che non sia derogabile per il tuo contratto concordato il principio che le spese vadano addebitate a fronte di consuntivo analitico, neanche con accordo tra le parti.

Ma è pur vero che, persistendo sempre l'accordo, mi chiedo chi potrebbe obiettare in merito. Semmai la cosa potrebbe diventare spinosa alla prima occasione di diverbio.

Quanto al comportamento Agenzia delle Entrate, ultimamente ho notato un cambio di indirizzo: ma in passato recente alcuni uffici Agenzia delle Entrate (Roma) trattavano la voce spese condominiali a forfait come importo fisso additivo del canone, e su questa base , (somma canone annuo + spesa condominiale forfettaria) calcolavano la imposta di registro. Non c'è stato verso di far loro cambiare idea. Il punto era proprio la mancanza di previsione scritta in merito al conguaglio.
Al terzo anno la cosa non si è ripetuta: sarà arrivata una circolare interna.

In merito alla difficoltà di separare le spese condominiali a carico del proprietario e dell'inquilino, nei fatti la cosa solitamente è abbastanza semplice: tutti gli amministratori prevedono diversi capitoli di spesa, tra cui "Spese di Proprietà": ora se non si vuole pignolare su alcune voci come le spese di amministrazione ecc, è praticamente consolidata la prassi di eliminare questo capitolo per quel che concerne l'addebito agli inquilini.

Semmai le difficoltà sorgono sulle spese straordinarie che non riguardano il condominio, ma i rapporti tra locatore e conduttore: se ad esempio si guasta il salvavita all'interno dell'appartamento, lo si considera a valle del punto di fornitura e quindi a carico dell'inquilino o ultimo elemento a carico del proprietario?
Lo si classifica come manutenzione straordinaria (a carico locatore) o ordinaria (a carico inquilino) alla stregua della sostituzione di una presa, interruttore, o rubinetto?

Qualunque opzione non esime da divergenze di opinione: potrà esserci una casistica consolidata ma non c'è una legge o regola particolareggiata cui appellarsi: occorrerà usare il buon senso e trovare un accordo.
Il vero problema è riscuotere il canone , insieme alle spese condominiali (forfettariamente o in acconto), regolarmente.
Il resto sono dettagli marginali.
 

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