Ho da poco acquistato un appartamento, premesso che i venditori nel compromesso e scritto sul rogito hanno sempre indicato "sottotetto di proprietà esclusiva con accesso dall'appartamento".
Effettivamente si accede al cosiddetto sottotetto-soffitta solo attraverso una botola nell' appartamento, l'altezza massima è intorno a 2 metri ed è presente un lucernaio fisso che illumina il vano scala attraverso la luce che filtra da una parte di tetto in tegole di vetro.
Il tecnico ed il notaio non hanno rilevato problemi, che però sono nati quando ho informato il proprietario del piano sottostante che tra gli altri lavori volevo aprire una scala di accesso al sottotetto .
Infatti secondo lui una parte del sottotetto era di sua spettanza e avrebbe voluto usarla come ripostiglio.
Non ci sono carte che dimostrino questa sua pretesa, però il tecnico da me interpellato mi risponde in modo "sibillino" visto che l'ho pagato per accertarsi dello stato delle cose, che però non ci sono nemmeno atti che dimostrino la proprietà esclusiva.
Il venditore invece mi risponde che a suo tempo aveva già chiarito il tutto con questa persona, che probabilmente adesso rialza la testa.
Come faccio ad essere sicuro dello stato di fatto, era mia intenzione oltre alla scala, posare un pavimento su solaio già calpestabile e mettere delle velux, ma non vorrei spendere e poi cedere ad altri.
In teoria come potrebbe accedere al sottotetto soffitta se non gli concedo l'accesso attraverso il mio appartamento?
Quale sarebbe la posizione del venditore che avrebbe dichiarato il falso e quella del tecnico e notaio?
Effettivamente si accede al cosiddetto sottotetto-soffitta solo attraverso una botola nell' appartamento, l'altezza massima è intorno a 2 metri ed è presente un lucernaio fisso che illumina il vano scala attraverso la luce che filtra da una parte di tetto in tegole di vetro.
Il tecnico ed il notaio non hanno rilevato problemi, che però sono nati quando ho informato il proprietario del piano sottostante che tra gli altri lavori volevo aprire una scala di accesso al sottotetto .
Infatti secondo lui una parte del sottotetto era di sua spettanza e avrebbe voluto usarla come ripostiglio.
Non ci sono carte che dimostrino questa sua pretesa, però il tecnico da me interpellato mi risponde in modo "sibillino" visto che l'ho pagato per accertarsi dello stato delle cose, che però non ci sono nemmeno atti che dimostrino la proprietà esclusiva.
Il venditore invece mi risponde che a suo tempo aveva già chiarito il tutto con questa persona, che probabilmente adesso rialza la testa.
Come faccio ad essere sicuro dello stato di fatto, era mia intenzione oltre alla scala, posare un pavimento su solaio già calpestabile e mettere delle velux, ma non vorrei spendere e poi cedere ad altri.
In teoria come potrebbe accedere al sottotetto soffitta se non gli concedo l'accesso attraverso il mio appartamento?
Quale sarebbe la posizione del venditore che avrebbe dichiarato il falso e quella del tecnico e notaio?