La denuncia di successione va comunicata all'Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso.
Tale dichiarazione è funzionale al pagamento dell’imposta sulla successione in quanto in essa viene rappresentato il patrimonio ereditario.
Non c’è obbligo di dichiarazione di successione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.
Si tratta di un adempimento fiscale di fondamentale importanza, in quanto costituisce condizione necessaria al fine di poter disporre dei beni ricevuti a causa di morte.
Soltanto dopo aver presentato la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate quest’ultima provvede a notificare agli eredi la liquidazione dell’imposta di successioneche va saldata entro i 60 giorni successivi alla richiesta.
Il contribuente è soggetto a una sanzione amministrativa il cui importo varia dal 120 al 240 per cento dell’imposta e qualora non sia dovuta imposta si applica la sanzione amministrativa fissa da 250 a 1.000 Euro.
In secondo luogo è necessario versare l’imposta. Il tributo è commisurato al valore netto dell’eredità costituita dalla differenza appunto tra il valore dell’attivo e quello delle passività deducibili.