Cosa ne pensi della Mediazione Civile?

  • Bah, un'altra perdita di tempo all'italiana

    Voti: 135 36,5%
  • Mi sembra una buona soluzione per abbreviare i procedimenti

    Voti: 169 45,7%
  • Era l'ora! Sicuramente un'ottima opportunità

    Voti: 67 18,1%

  • Votanti
    370

carlo roccato

Nuovo Iscritto
Mediazione e conciliazione

Sarebbe una bella cosa se fosse fatta in modo serio, però già gli avvocati hanno presentato ricorso in cassazione per l'annullamento, dicendo che è una legge che complica i rapporti, e, che comunque i maggiori costi saranno comunque sostenuti dai soliti cittadini, e, conoscendo i nostri governanti probabilmente sarà un casino.
 
J

JERRY48

Ospite
Per l’esercizio delle funzioni di mediatore la norma disciplina alcuni requisiti. L’art. 6 del D.M., che rinvia al possesso dei requisiti richiesti dall’articolo 4, comma 3, lettere a), b) e c) dello stesso D. M., prevede che il mediatore deve essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di laurea universitaria triennale ovvero, in alternativa, deve essere iscritto ad un ordine o collegio professionale, in ogni caso deve aver conseguito una specifica formazione di 50 ore ed un puntuale aggiornamento, almeno biennale, presso organismi di formazione accreditati.
Una bella preparazipne, bel corso di studi non c'è che dire.

urtroppo penso che sia proprio così,intanto hanno istituito corsi per diventare mediatore civile a cui si iscriveranno notai,avvocati

..in pensione :triste:
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Solo oggi a distanza di 3 anni e più dall'ultimo intervento, navigando, mi sono imbattuto in questa discussione in merito alla quale ho avuto diversi scambi di vedute con altri professionisti tecnici.
Quando questa legge era ancora in embrione, ho partecipato ad un convegno nel quale si presentava la proposta di legge. Forte della mia ultra trentennale, allora, esperienza professionale, ho pensato di metterla a disposizione, non per soldi, ma per pura soddisfazione e sono intervenuto sulla discussione, chiedendo quali fossero i requisiti richiesti per poter diventare mediatore. La risposta è stata sconcertante: sarebbe stato sufficiente avere il diploma ed essere iscritto all'Albo professionale. Non veniva richiesta alcuna esperienza. A quel punto ho contestato il fatto, poichè ritenevo che il mediatore avrebbe dovuto esaminare il caso e tentare di portare i contendenti a raggiungere un accordo, fornendo dei consigli che tenessero conto della soluzione che da professionista esperto avrebbe potuto portali alla soluzione, evidentemente, convincendo con diplomazia la parte in torto a raggiungere l'accordo. In ultima analisi ero convinto che sela vicenda non si fosse risolta positivamente, il mediatore avrebbe dovuto stilare una relazione, esponendo il risultato sulla base di quanto rilevato dalla documentazione prodotta e dalla testimonianza delle parti.
Con massima meraviglia, ho appreso che la funzione del mediatore era semplicemente quella di favorire il dialogo senza esprimere alcuna opinione che non doveva essere espressa.
A questo punto mi sono reso conto che si stava creando un altro carrozzone costoso perchè creava altri posti di lavoro, levando qualche cliente agli avvocati. Disgustato ho rinunciato alle mie prospettive.
Recentemente ho avuto modo di usufruire dell'istituto, dovendo assistere un cliente. Poichè la controparte non si è presentata la facenda è andata avanti per le vie normali, costando al mio cliente tempo e denaro inutilmente.
 

virgilio

Membro Attivo
Professionista
Egr. Sig.Gianco non sono tanto d'accordo su quello che ha esposto,il carrozzone lo stanno cercando di mantenere la casta degli avvocati che non vogliono che i cittadini si accordino; vogliono fare le cause all'infinito facendo pure passare che gli italiani sono litigiosi, è vero invece che sono loro avidi di denaro perchè cercano sempre di spolpare i clienti ignari fino all'osso.Infatti alla mediazione occorre la loro presenza, badi bene non come supporto tecnico, ma come delegato, è questo le fa capire tutto.Mi pare però che qualche giudice stia aprendo gli occhi su questa questione,Distinti Saluti
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Virgilio, per prima cosa, essendo propisti, dobbiamo darci del tu. Poi non è vero che è necessario essere supportati o difesi da un avvocato, visto che io stesso, come ho scritto nel mio precedente intervento, ho assistito un mio cliente, ovviamente su problematiche relative alla mia professione di geometra: si trattava di contestazione di confini catastali. Sappi che noi tecnici possiamo intervenire anche in commissione tributario, sempre in relazione al nostro lavoro, senza l'assistenza dell'avvocato. Infine confermo che per me la mediazione è un istituto che così com'è impostato non sia di grande aiuto alla risoluzione di controversie di piccolo cabotaggio.
 
J

JERRY48

Ospite
Con la nuova riforma della giustizia, che si appresta a debuttare nell’ambito del processo civile con il primo decreto varato dal governo, su svariate materie ci saràl’obbligo di passare attraverso il tentativo di pacificazione gestito da un legale, da intendersi come condizione di procedibilità.
Pur non essendo ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la riforma della giustizia inizia a dispiegare i propri effetti, e si denota una nuova spinta in direzione della conciliazione obbligatoria, come noto particolarmente invisa a buona parte degli avvocati.
Nello specifico, il testo che sta per fare la propria comparsa in Gazzetta, introduce, per una serie di materie giurisdizionali, l’obbligo per gli avvocati e i loro assistiti di tentare una strada anteriore all’ingresso in aulaper dirimere la controversia. Si tratta, nello specifico, di un tentativo di negoziazione, che, talvolta, assume i caratteri di obbligatorietà e, talaltra, si limita a essere facoltativa.
Non tutti gli ambiti in cui può nascere una disputa legale in materia civile, saranno affetti da queste novità apportate con il decreto. Nella fattispecie, infatti, ricadranno nella lista di argomenti soggetti a tentativo di mediazione obbligatorio o facoltativo, le vertenze inerenti i danni da incidente stradale o nautico, così come le dispute collegate al Codice del consumo e le richieste di saldo entro il tetto dei 50mila euro.
Non si tratta, in realtà, del ripristino della mediazione obbligatoria, reintrodotta con il decreto del Fare di un anno fa, e poi quasi del tutto cancellata a seguito delle proteste di buona parte del mondo forense, sebbene, per certe materie, il nuovo istituto rappresenti condizione imprescindibile di procedibilità.
La novità si iscrive nell’ottica di alleggerimento delle cause civili pendenti in giudizio, nell’auspicio che il tentativo dell’avvocato possa portare a buon fine, da scongiurare l’intervento del giudice e l’approdo della causa in aula di tribunale.
Allo stesso modo, però, la mediazione “forzata” non potrà andare avanti all’infinito: entro 30 giorni dall’invito, in caso di mancata risposta di una delle parti, il tentativo si considererà fallito.
Come si nota dall’elenco delle materie contemplate nella negoziazione dell’avvocato, non figurano i procedimenti per ingiunzione, quelli in camera di consiglio e di consulenza tecnica, più l’opposizione.
Agli avvocati non sarà riconosciuto alcun compenso quando la negoziazione sia condizione necessaria di procedibilità.
Per tutti gli altri casi, il tentativo resta un’opzione praticabile dalle parti, benché all’avvocato sia richiesta obbligatoriamente l’informativa scritta al cliente dell’opportunità di avvalersi di questo istituto.
Così come definito poi, ci sarà un mese di tempo minimo per assicurare lo svolgimento del tavolo, con la conclusione che verrà redatta in forma scritta, e, qualora con il riavvicinamento tra le parti sia stato chiuso un contratto o un atto che rientra nelle categorie interessate, si dovrà richiedere l’intervento dell’ufficiale di Stato civile.
 
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virgilio

Membro Attivo
Professionista
Grazie dei chiarimenti fatti non ancora di mia conoscenza;Per come la penso io,gli avv. dovrebbero subentrare solo dopo che sia stata espletato il primo incontro negativo di mediazione obbligatoria e loro presenziare come tecnici di supporto e non come delegati alla mediazione.
Dopo di ciò si potrebbe implementare anche un primo giudizio legale , previo ultimo incontro delle parti ed avv.per verificarne l'ultima possibilità di un accordo.Saluti
n.b. come è stata stabilita adesso la mediazione, volutamente hanno messo il carro davanti ai buoi.
 
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Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Occorre considerare però, che essere mediatori ed essere credibili e riconosciuti dai cittadini (@Gianco ha colto nel segno) come tali occorre avere una conoscenza molto più ampia del diritto (che il SOLO corso della Mediazione che potrei fare anch'io come Geometra iscritto) deve comunque andare ad "ampliare" conoscenze importanti nel diritto che vadano ben oltre alle nostre conoscenze di base.
Questo, a parer mio, se si vuole dare un servizio reale e preciso a chi si affida a noi Professionisti, e non la solita "prassi burocratica" che poi alla fine non porta il risultato ma porta l'ennesimo balzello.

Sinceramente vedo molto più alla portata dell'Avvocato una mediazione che non del Geometra (come me) proprio per la tipologia di studi e di competenze.
Il Geometra o L'Architetto, o l'Ingegnere possono invece, essere degli ottimi "supporti" quando (in edilizia) occorre entrare nel dettaglio e decidere proprio nel merito.
Io, come tutti, mi aspetto una Giustizia veloce, decisa, precisa ed affidabile...per cui ritengo (parlo a mio svantaggio) lasciare il campo a chi ha decisamente più esperienza di noi in caso di "raggiungimento di accordo bonario per il bene di tutti".

Ognuno ha le proprie capacità e competenze, non può pensare di poter fare tutto bene allo stesso modo.
 

virgilio

Membro Attivo
Professionista
Egr. collega,Io ho cercato solo di dire come la penso in base alle esperienze che ho avuto da tecnico ed un poco anche da mediatore-conciliatore; è come dici tu noi nel fare la professione siamo operativi tutti noi geometri cerchiamo di raggiungere l'obiettivo principale che è quello di completare una documentazione e/o un lavoro e per questo che io lo ritengo il migliore del mondo. Basta rifletterci un momentino e ti accorgi che per la maggior parte degli avv.invece non la pensano come noi, la loro professione è tutta il contrario della nostra. Questo è il motivo che il paese risulta pure litigioso circa 6.000.000 di cause inevase, non sono i cittadini litigiosi, ma rifletti e mi dovrai dare ragione ed è questo è il motivo che hanno fatto mettere il carro davanti ai buoi. Tanto per essere ancora più chiaro "deve essere espletata prima la mediazione e poi il giudizio
o il contrario? Infatti l'avv. per delega va rappresentare la parte in mediazione; barzellette.Ti saluto
 
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