Salve a tutti,
Il nostro amministratore di condominio mi ha inviato una raccomandata di sollecito (o messa in mora non saprei) per il pagamento di quote di condominio scadute, quando ormai però le stesse erano da me state pagate anche se purtroppo (mea culpa) certamente in ritardo. Questo comprendo possa avvenire se i pagamenti sono contemporanei o comunque avvengono nello stesso periodo di invio della raccomandata, ma questi pagamenti erano da me stati effettuati un mese prima della data della raccomandata (alcuni addirittura 3/4 mesi prima).
L'amministratore mi ha risposto che non devo usare come riferimento la data della raccomandata ma la data di verifica dei pagamenti (anche in tale caso non sono stati però considerati alcuni degli importi da me pagati). Gli ho fatto notare che a mio parere una raccomandata di sollecito o messa in mora dovrebbe essere verificata meglio prima di essere inviata dato il suo valore legale e il fatto che comporta anche spese aggiuntive a mio carico (quasi 10 Euro indicati genericamente come "spese amministrative"), e che nel caso di dubbi riguardo gli importi pagati esistono sempre altri mezzi di comunicazione quali telefono, email o lettera semplice... Mi ha risposto che lui è obbligato per legge ad inviare comunque una raccomandata.
Ho scoperto che lo stesso comportamento è stato riscontrato anche da altri condomini colpevoli come me di alcuni ritardi nei pagamenti.
La domanda ovvia è: il comportamento dell'amministratore è corretto, ed è corretto quanto mi ha risposto?
Spero la questione sia esposta chiaramente. Vi ringrazio per avere letto per i vostri pareri eventuali.
- Andy
Il nostro amministratore di condominio mi ha inviato una raccomandata di sollecito (o messa in mora non saprei) per il pagamento di quote di condominio scadute, quando ormai però le stesse erano da me state pagate anche se purtroppo (mea culpa) certamente in ritardo. Questo comprendo possa avvenire se i pagamenti sono contemporanei o comunque avvengono nello stesso periodo di invio della raccomandata, ma questi pagamenti erano da me stati effettuati un mese prima della data della raccomandata (alcuni addirittura 3/4 mesi prima).
L'amministratore mi ha risposto che non devo usare come riferimento la data della raccomandata ma la data di verifica dei pagamenti (anche in tale caso non sono stati però considerati alcuni degli importi da me pagati). Gli ho fatto notare che a mio parere una raccomandata di sollecito o messa in mora dovrebbe essere verificata meglio prima di essere inviata dato il suo valore legale e il fatto che comporta anche spese aggiuntive a mio carico (quasi 10 Euro indicati genericamente come "spese amministrative"), e che nel caso di dubbi riguardo gli importi pagati esistono sempre altri mezzi di comunicazione quali telefono, email o lettera semplice... Mi ha risposto che lui è obbligato per legge ad inviare comunque una raccomandata.
Ho scoperto che lo stesso comportamento è stato riscontrato anche da altri condomini colpevoli come me di alcuni ritardi nei pagamenti.
La domanda ovvia è: il comportamento dell'amministratore è corretto, ed è corretto quanto mi ha risposto?
Spero la questione sia esposta chiaramente. Vi ringrazio per avere letto per i vostri pareri eventuali.
- Andy