La solita situazione italiana ingarbugliata:
- Palazzina con 15 appartamenti;
- Il costruttore ha venduto tutti gli appartamenti eccetto due, per i quali pare che abbia un preliminare di acquisto da parte della stessa persona, probabilmente non registrato né trascritto;
- Il costruttore è in procedura fallimentare, nel senso che (dice lui) sta aspettando da oltre 3 anni che il giudice dichiari o no il fallimento;
- I due appartamenti non ancora rogitati sono, per ora, sotto sequestro insieme ad altri beni e non possono essere rogitati;
- se non verrà dichiarato il fallimento lui potrà rogitare per i due appartamenti ancora invenduti; altrimenti essi saranno venduti dal procuratore fallimentare;
- Nel Regolamento condominiale (peraltro non citato nei rogiti fatti né si sa se trascritto) il costruttore si è riservato di nominare l'Amministratore fino a totale vendita dell'immobile, per cui da oltre 3 anni l'Amministratore lo fa lui e vuole continuare a farlo, probabilmente perché spera di poter rientrare in disponibilità dei due appartamenti e intascare i soldi della vendita;
- Le bollette di acqua e luce sono intestate al costruttore e temiamo che, non pagando più le quote da lui imposte (cosa che i proprietari avrebbero anche pensato di fare), rimarremmo senza luce ed acqua;
- La sua attività di Amministratore è, per usare un eufemismo, molto discutibile, sia dal punto di vista formale (fa i preventivi e i consuntivi come la nota della spesa di una massaia, convoca in modo anomalo e quando pare a lui le assemblee), sia sostanziale (cambia le lampadine con molto ritardo, pare non paghi alcuni fornitori e anche il comprensorio, di cui la palazzina fa parte).
- Molti proprietari degli appartamenti venduti, stanchi di questa situazione, vorrebbero "creare" un condominio serio e nominare un Amministratore altrettanto serio, ma hanno le seguenti difficoltà o problemi, che chiedo come superare o risolvere:
a) come fare per sapere se il Regolamento, che obbliga ad avere l'attuale Amministratore, è valido, cioè fa parte dei contratti di acquisto e, quindi, è attivo e va rispettato?
b) se il Regolamento fosse valido, c'è una possibilità di convocare un'assemblea, costituire un condominio serio e nominare un Amministratore senza rivolgersi alla magistratura e senza che il costruttore la faccia annullare, facendo valere i suoi diritti?
c) ma, anche se il Regolamento non fosse valido, e, quindi, fosse possibile convocare autonomamente un'Assemblea, sussisterebbe il problema della convocazione, perché non si conoscono i nomi ed i recapiti di circa 4-6 condòmini (non abitano lì e gli appartamenti sono chiusi) e, ovviamente, il costruttore non ce li vuole fornire (l'abbiamo chiesto); se non convochiamo tutti, l'assemblea è annullabile (e sicuramente il costruttore la farà annullare da qualcuno dei non convocati di sua conoscenza, come ha già fatto in altra occasione).
d) Ulteriore problema riguarda i due appartamenti invenduti (che, nel computo dei millesimi, contano): a chi inviare la convocazione? Al costruttore? Alla persona che ha fatto i preliminari? Al giudice fallimentare?
Bella situazione, non trovate?
- Palazzina con 15 appartamenti;
- Il costruttore ha venduto tutti gli appartamenti eccetto due, per i quali pare che abbia un preliminare di acquisto da parte della stessa persona, probabilmente non registrato né trascritto;
- Il costruttore è in procedura fallimentare, nel senso che (dice lui) sta aspettando da oltre 3 anni che il giudice dichiari o no il fallimento;
- I due appartamenti non ancora rogitati sono, per ora, sotto sequestro insieme ad altri beni e non possono essere rogitati;
- se non verrà dichiarato il fallimento lui potrà rogitare per i due appartamenti ancora invenduti; altrimenti essi saranno venduti dal procuratore fallimentare;
- Nel Regolamento condominiale (peraltro non citato nei rogiti fatti né si sa se trascritto) il costruttore si è riservato di nominare l'Amministratore fino a totale vendita dell'immobile, per cui da oltre 3 anni l'Amministratore lo fa lui e vuole continuare a farlo, probabilmente perché spera di poter rientrare in disponibilità dei due appartamenti e intascare i soldi della vendita;
- Le bollette di acqua e luce sono intestate al costruttore e temiamo che, non pagando più le quote da lui imposte (cosa che i proprietari avrebbero anche pensato di fare), rimarremmo senza luce ed acqua;
- La sua attività di Amministratore è, per usare un eufemismo, molto discutibile, sia dal punto di vista formale (fa i preventivi e i consuntivi come la nota della spesa di una massaia, convoca in modo anomalo e quando pare a lui le assemblee), sia sostanziale (cambia le lampadine con molto ritardo, pare non paghi alcuni fornitori e anche il comprensorio, di cui la palazzina fa parte).
- Molti proprietari degli appartamenti venduti, stanchi di questa situazione, vorrebbero "creare" un condominio serio e nominare un Amministratore altrettanto serio, ma hanno le seguenti difficoltà o problemi, che chiedo come superare o risolvere:
a) come fare per sapere se il Regolamento, che obbliga ad avere l'attuale Amministratore, è valido, cioè fa parte dei contratti di acquisto e, quindi, è attivo e va rispettato?
b) se il Regolamento fosse valido, c'è una possibilità di convocare un'assemblea, costituire un condominio serio e nominare un Amministratore senza rivolgersi alla magistratura e senza che il costruttore la faccia annullare, facendo valere i suoi diritti?
c) ma, anche se il Regolamento non fosse valido, e, quindi, fosse possibile convocare autonomamente un'Assemblea, sussisterebbe il problema della convocazione, perché non si conoscono i nomi ed i recapiti di circa 4-6 condòmini (non abitano lì e gli appartamenti sono chiusi) e, ovviamente, il costruttore non ce li vuole fornire (l'abbiamo chiesto); se non convochiamo tutti, l'assemblea è annullabile (e sicuramente il costruttore la farà annullare da qualcuno dei non convocati di sua conoscenza, come ha già fatto in altra occasione).
d) Ulteriore problema riguarda i due appartamenti invenduti (che, nel computo dei millesimi, contano): a chi inviare la convocazione? Al costruttore? Alla persona che ha fatto i preliminari? Al giudice fallimentare?
Bella situazione, non trovate?