Aggiornamento: ometto vari passaggi intermedi, alla fine i due avvocati si sono incontrati e lei è d'accordo nel fare quello che si è sempre fatto ovvero tenerla potata dal suo lato con un giardiniere col quale si farà un regolare contratto per intervento più volte l'anno. Praticamente è la cosa che succedeva già e il motivo per cui ha ceduto è che si è resa conto che senza la mia siepe anche il tetto del suo box rimane senza barriera divisoria e di contenimento. Quindi la mia decisione di dare un taglio drastico mettendo a nudo tutte le criticità del confine si è rivelata saggia, mi faccio i complimenti da sola. Ha anche aggiustato e orientato diversamente le sue telecamere che puntavano alla mia proprietà. Ora pone il problema dei cedri che sporcano dalla sua parte. I cedri stanno per essere sistemati da una squadra di tree climber e quindi dirò di rifinire il bordo dei rami verso il suo confine.Peraltro sono già molto contenuti perché era già stato fatto in precedenza. Il problema è che anche rifinendoli bene la caduta aghi e frutti maschili (che sono quei bitorzolini che spargono polline giallo) in alcuni periodi è imponente e per azione del vento comunque sconfinano (difficile non sia così con due alberi di 20 m). Lei dice che piano piano le intasano la griglia di sgrondo posta davanti ai box e poi l'acqua esce nel box. Potrei obiettare che lì i box non dovevano proprio starci visto che non hanno rispettato le norme di edificazione a tre metri dal confine, ormai comunque tutto è usucapito, alberi miei e box suo (costruito dopo i miei alberi!). Vorrei continuare a comporre la cosa in maniera pacifica trovando soluzioni che soddisfino tutte e due. Sto studiando griglie particolari, la possibilità di comprare un aspiratore soffiatore di alta gamma in modo che lei possa in pochissimi minuti liberare lungo lo scivolo dei box aghi e foglie spingendoli dalla mia parte. Voi che ne pensate?