Non so se il Pil se ne gioverebbe dalle ristrutturazioni con medesima destinazione di quei 'centri d'accoglienza' che hai citato (vari dei quali visitai nei miei giovanili anni studenteschi) molti dei quali ormai desueti per eccesso di degrado. Ricordo ancora la scritta all'ingresso di Ventotene: "Questo non è luogo di espiazione ma di redenzione".
Mi scappò da ridere quando poi vidi su un barcone di stato dei detenuti in costume fare il bagno nel mare cristallino sorvegliati da due militi sudanti sotto il sole a picco dentro le loro divise d'ordinanza. E dissi alla mia ragazza: hai capito adesso dove sta la 'espiazione'?
Nell'ottica del Pil vedrei perciò meglio due distinte soluzioni Con la prima realizzerei in quei posti paradisiaci dei resort a 5 stelle (Di Maio ha poco da inorgoglirsi), così come mi pare sia avvenuto per il leggendario 'Alcatraz'. Con la seconda realizzerei dei mega istituti di pena (sul serio), similari al Pentagono e dislocati in poche zone strategiche della penisola. Ciò che risolverebbe bene, a mio avviso, il problema delle inutili delocalizzazioni con conseguenti eccessi di personale ed enormi oneri e difficoltà sia d'ordine logistico che gestionale.
Ma so bene che trattasi d'una prospettiva del tutto utopistica perché nel nostro beneamato paese le volontà nelle stanze dei bottoni son ben altre, dove le logiche dell'economia e funzionalità di 'sistema' devono sempre sottostare a quelle 'politiche'.
Dunque: "quaeta non movere, et mota quaetare", è storia millenaria!
