Ciao a tutti
sono rientrato da un po' di ferie e mi sono accorto di essere stato MOLTO superficiale nella mia risposta ... per fortuna che ho scritto "penso"
ciao stefi2011
infatti non sono imparata, per esempio mi piacciono tutte le risposte ricevute, ti ringrazio veramente per il benvenuta, ma non capisco
quei mi piace sotto i vari commenti....vi chiedo scusa se forse dovrei fare qualcosa che non ho fatto per dire che ho apprezzato tutte le risposte, anche di Marco.
p.s. senz'altro visiterò il tuo sito Andrea.
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reputo molto attenti, obbiettivi e competenti gli interventi di Andrea Borrone
pero' vorrei giustificare il mio post forse un po' troppo schietto
Non conoscendo dalle poche righe scritte da stefi nel suo primo post e dalla mancanza di immagini la reale situazione della pianta e le cause che ne avevano decretato la potatura, e nemmeno l'eta' aprossimativa della stessa ho risposto da ex contadino ... ovvero se la pianta e' sua penso di si (che possa potarla)
Purtroppo ho assitito sovente all'ingerenza di terzi sulla conduzione di giardini o colture limitrofe sull'onda molto di moda di autodefinirsi tutti accaniti sostenitori dei "verdi" senza nessuna competenza in materia botanica o legale (cosa diversa di quanto invece ho riscontrato nei post di Borrone)
Di conseguenza quando ho letto il post di stefi ho riflettuto sul fatto che se un contadino ha la proprieta' di una pianta (non un filare come si e' capito poi successivamente) (non il lato boscoso di una montagna che ne garantisce l'equilibrio idrogeologico e quindi gli abbattimenti devono essere autorizzati dalla GF) (e nemmeno una pianta monumentale) potesse avere il diritto di farne cio' che desidera con la saggezza propria di chi con la natura c'e' a contatto tutti i giorni e quindi senza una dannosa capitozzatura.
In luogo di una dannosa capitozzatura se sara' comprovata dalle foto che gentilmente stefi ci mettera' in linea , come giustamente scrive Borrone era possibile una potatura intensiva ... ma vorrei spingermi oltre e ipotizzare anche la possibilita' dell'abbattimanto e il reimpianto di altre roveri o altre piante nobili, magari a distanze dalla linea elettrica tali da consentirne il libero sviluppo, anche perche' secondo il mio personalissimo parere le piante occorre piantarle per rinnavarle ed incrementarle , non serve solo vietarne l'abbatimento o preservare quelle definite monumentali
Quando sono nati i miei figli ho piantato due pini e per ignoranza mia (non tenendo conto della crescita) ne ho piantato uno troppo vicino ad una piccola linea elettrica ora a distanza di 19anni ho duvuto mettere in sicurezza la linea quindi avrei dovuto potare un pino, pur essendo tale pianta legata ad un mio preciso ricordo ho preferito abbatterlo e ripiantarne altri 2 piu' distanti piuttosto che potare una pianta che secondo la mia piccolissima esperinza non va potata o cimata
Puo' anche darsi che avrei dovuto chiede l'autorizzazione alla GF (io li chiamo pini ma forse era un'abete argentato) ma se in aggiunta al dispiacere di doverlo abbattere avessi dovuto ricevere anche le contestazioni dei vicini verdi sinceramente mi avrebbero scocciato non poco
chiedo scusa se offendo l'anima verde di alcuni frequentatori di questo forum e....
detto questo sono aperto a critiche che sicuramente pioveranno a catinelle
cmq cordiali saluti a tutti Marco