Sì, anch'io metto gli annunci di affitto stanza, ma il contratto che faccio, che ho sempre fatto, è sull'intero immobile. Ma non è vietato in assoluto fare contratti per stanza, pare, e dico pare perché non ne sono per niente convinto, che non sia consentito coi contratti concordati. Questo è quanto mi è stato detto sia da un'associazione di proprietari sia da una di inquilini. Sbagliano? Secondo me sì, perché nella legge e negli accordi territoriali divieti di questo tipo non ne ho trovati e ciò che non è vietato per definizione dovrebbe essere lecito. Tuttavia: 1) non sono certo di avere ragione; 2) il contratto dovrei farmelo da solo o pagare un avvocato, perché le varie associazioni non si assumono la responsabilità di offrire assistenza per questo tipo di contratti; 3) il rischio di contestazione dell'Agenzia delle Entrate non è così remoto.
Ma se le cose non fossero così inutilmente complicate, se le leggi non fossero interpretabili e scritte in modo volutamente ambiguo, cosa ci starebbe a fare tutta questa pletora di legulei? In un paese normale, a mio avviso, la 431/98 (che poi in questo caso forse non è nemmeno la colpevole) non sarebbe nemmeno stata pensata, ditemi come si possa definire libero un contratto che impegna per 8 anni, o come è possibile che uno studente non possa prendere in affitto una camera nel proprio comune di residenza e di corso universitario eccetto che col 4+4! Il codice civile norma già le locazioni in una serie di articoli successivi, basterebbero quelli.