Fabinus

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno.
Ho dovuto fare uno sfratto di un inquilino moroso che poi é stato confermato esecutivo dal giudice. Sul documento leggo che il giudice ha messo come spese: complessivi 650 euro di cui euro 80 per spese vive, il residuo per compensi di difensore,oltre spese generali, IVA e CPA. Il problema nasce dal fatto che il mio legale pretende 1500 euro perché ovviamente l'inquilino non ha pagato niente. Qualcuno di voi gentilmente saprebbe dirmi se é giusta la somma che mi chiede il mio legale oppure dovrei sborsare solo quello che ha scritto il giudice sul documento dello sfratto ed ingiunzione. Grazie
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se il tuo legale non ha fatto altre attività, devi riconoscergli quello che gli ha liquidato il giudice: somma che avrebbe dovuto pagare il soccombente e che, sembra, non intenda pagare.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
secondo me bisogna capire se questa somma di 1.500 € ti è stata preventivata con l' assunzione dell'incarico. E' abitudine di molti professionisti di non anticipare il costo delle loro prestazioni professionali nonostante ci sia la Legge Bersani che li riguarda e li obbliga a far sottoscrivere al cliente il preventivo. Eludendo questa norma nascono contenziosi tra professionisti e clienti.
L'avvocato ha il diritto di essere pagato sia quando ottiene la vittoria del proprio cliente sia quando non la ottiene. Da più di un decennio l'orientamento giurisprudenziale è quello di affibbiare il costo delle spese legali della parte vittoriosa alla parte soccombente; ma il giudice non lascia il campo libero ad ogni richiesta determina quanto il perdente deve pagare al patrocinante la parte vittoriosa sulla base di apposite tabelle ministeriali che non coincidono con il criterio di determinazione adottato dall' ordine forense. Il problema sorge quando il soccombente è incapiente per cui non riesce a pagare il legale della controparte: in questo caso per il principio di solidità del mandato deve essere il cliente vincente che paga il proprio avvocato.
Se per patrocinare la causa l'avvocato ha chiesto più di quanto riconosciuto dal giudice, ed il cliente ha firmato l'incarico, l'assistito deve pagare quello che ha accettato contrattualmente perché quello che ha firmato è un contratto.
Se non è stata definita alcuna parcella ed il legale chiede di più della somma riconosciuta dal giudice iniziano le discussioni.
Se la parte soccombente paga l'avvocato della controparte, il cliente vincente dovrebbe pagare ugualmente il saldo della somma concordata o di quella richiesta che però deve essere documentata.
Infine vorrei evidenziare che se chiedi di essere assistito dall' avv. Buongiorno dovrai pagare una certa parcella se vai da un avvocato che ha perso il 60% delle cause ne avrai un altro.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Se il tuo legale non ha fatto altre attività, devi riconoscergli quello che gli ha liquidato il giudice: somma che avrebbe dovuto pagare il soccombente e che, sembra, non intenda pagare.
No.
La misura degli onorari dovuti dal cliente al proprio avvocato prescinde dalla liquidazione contenuta nella sentenza, che condanna l’altra parte al pagamento delle spese e degli onorari di causa, per cui solo l’inequivoca rinuncia del legale al maggiore compenso può impedirgli di pretendere onorari maggiori e diversi da quelli liquidati in sentenza. Tale rinuncia non può essere desunta dalla mera accettazione della somma corrisposta dal cliente per spese, diritti e onorari, nella misura liquidata in sentenza e posta a carico dell’altra parte, quando non risulti in concreto che la somma è stata accettata a saldo di ogni credito per tale titolo.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
La mia esperienza conferma che ha ragione @Nemesis .
Purtroppo il locatore deve pagare la parcella del proprio avvocato (al quale può chiedere un preventivo di massima prima di iniziare la pratica di sfratto per morosità), indipendentemente dall'importo liquidato dal giudice a carico della controparte.

Non so spiegare il motivo, ma le spese liquidate dal giudice a carico dello sfrattato in genere sono inferiori: circa la metà della parcella dell'avvocato.

il mio legale pretende 1500
Alcuni anni fa per uno sfratto, conclusosi alla prima udienza perché l'inquilino non si presentò in Tribunale, pagai 1.300 euro al mio legale. Quindi la parcella del tuo mi pare nella media.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
al quale può chiedere un preventivo di massima
Si ricorda quanto prevede l'art. 9, comma 4 del D.L. n. 1/2012:
Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito, nelle forme previste dall'ordinamento, al momento del conferimento dell'incarico professionale. Il professionista deve rendere noto obbligatoriamente, in forma scritta o digitale, al cliente il grado di complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla conclusione dell'incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale. In ogni caso la misura del compenso è previamente resa nota al cliente obbligatoriamente, in forma scritta o digitale, con un preventivo di massima, deve essere adeguata all'importanza dell'opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. Al tirocinante è riconosciuto un rimborso spese forfettariamente concordato dopo i primi sei mesi di tirocinio.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se il tuo legale non ha fatto altre attività, devi riconoscergli quello che gli ha liquidato il giudice: somma che avrebbe dovuto pagare il soccombente e che, sembra, non intenda pagare.
Io e diversi altri colleghi in relazione a pratiche legali per il recupero degli onorari e rimborsi spese, passiamo le pratiche ai nostri legali senza dover spendere un €. Loro si rifanno sul soccombente, anche se le pratiche comportano diverse udienze.
Evidentemente ciascun professionista ha un suo modus operandi, si tratta solo di prendere gli accordi preliminarmente. E comunque tutte le operazioni non previste vanno pagate a parte!
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Quindi mi pare di capire che :
- nel caso abbia concordato il prezzo della prestazione con l'avvocato anche in caso di vittoria ed addebito delle spese al soccombente ha effetto la parcella concordata
ora secondo la mia esperienza la parcella la ho dovuta anticipare e l'avvocato non mi ha restituito l'importo riconosciutogli dal giudice. Avrebbe dovuto restituirmelo ?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Avrebbe dovuto restituirmelo ?
Di solito il Giudice indica la somma da liquidare al vincente per le spese di assistenza legale: quei soldi,di solito, il perdente li da al vincente, e questo li usa per integrare la somma che deve dare al suo avvocato in caso non lo abbia già pagato completamente. Se l'ha già saldato quei soldi li trattiene a parziale indennizzo delle spese legali sostenute. Se la parte soccombente paga direttamente l'avvocato della contro parte, caso possibile sopratutto se l'avvocato ha scritto nel ricorso che non è stato pagato dal suo assistito e che ha accettato l'incarico con il compenso che deciderà il giudice, si verificherebbe la situazione che l'avvocato percepisca un doppio compenso per la stessa prestazione. Rammento che l'avvocato a fronte della riscossione della parcella deve emettere fattura con la causale, pertanto, ad un controllo, emergerebbe subito il doppio pagamento. Anche perché il vincente farebbe notare al proprio avvocato la doppia parcella.
Quindi se hai concordato 2.500 € di parcella e tu l'hai pagate tutte prima della sentenza ed il giudice stabilisce che ti devono essere pagate 1.800 € di spese legali questi soldi l'avvocato te li deve restituire.
 
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