jac0

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Salve. Leggendo i quotidiani capita spesso di trovare questi due termini. Si equivalgono? Vi si possono riconoscere i nomadi? Grazie!
 

condobip

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Proprietario Casa
Secondo il mio parere il "senza tetto" potrebbe essere quello che ha subito danni alla casa (vedi catastrofi come terremoto oppure inondazioni), che momentaneamente sono senza casa, invece "senza fissa dimora", potrebbe essere proprio di un nomade oppure un Rom
 
J

JERRY48

Ospite
Siamo nella sezione Senza Tetto e Senza Fissa Dimora e leggendo quà e là:

Il disperato appello di una mamma:
"toglietemi la cittadinanza italiana"
Egregio Sig. Presidente della Repubblica e Sig. Presidente del Consiglio,
Io chiedo di perdere la cittadinanza italiana e diventare una extracomunitaria, lo chiedo perchè sono stanca di non poter vivere con mio figlio solo perchè italiana e come italiana non ho diritto ad agevolazioni in materia di aiuto...in particolare di punteggio per l'assegnazione di una casa popolare.
Sono attualmente senza lavoro, dopo anni di lavoro saltuario, volevo ricongiungermi a mio figlio...ma non rende punteggio un solo figlio e non nello stato di famiglia...non mi spettano aiuti diversamente dalle famiglie straniere...io italiana non sono gradita nella mia terra...l'Italia è un paese fondato sul lavoro...Bugie...il lavoro è prima per gli stranieri...le case popolari prima agli stranieri...i contributi prima agli stranieri...Questo appello è anche alla SIg.ra Ministro pari opportunità...mi dia le stesse opportunità di chi italiano non è.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Che tristezza. questa mamma ha tanta, troppa ragione.

Anch'io mi sono lasciato sfuggire una lacrima, ma non ho capito qual'è l'ingiustizia che sta subendo: se chiede un aiuto concreto, e non semplicemente una spalla che la conforti, è bene che descriva la sua vicenda. Potrebbe venir fuori che è stata scavalcata indebitamente in graduatoria o, peggio, che la casa popolare a lei assegnata sia stata occupata abusivamente (a Roma succede spesso). Insomma, occorrono i fatti.
 

tovrm

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Da Wikipedia
Le persone senzatetto, senza casa o senza fissa dimora (per le quali è usata a volte la parola francese clochard o l'inglese homeless), comunemente chiamate barboni (termine che sta acquisendo una connotazione negativa e viene sempre più spesso evitato), sono persone che per lungo tempo non hanno un luogo fisso di residenza.
Ciò le distingue dalle persone appartenenti alle culture nomadi (come il popolo Rom) per le quali questa condizione - assieme alla vita in una comunità chiusa e al collettivismo sociale - fa parte di un bagaglio culturale comune riconducibile a vicende storiche. Anche il termine vagabondo non è completamente assimilabile a senzatetto, poiché nella sua categoria ricadono persone che fanno del vagabondaggio il loro stile di vita (come gli hobo e gli schnorrer o i punkabbestia).
La condizione dei senza casa è più visibile nelle aree povere delle grandi città e in quelle suburbane, anche se essi spesso coesistono più o meno visibilmente dentro comunità dove i residenti non sono poveri. Il termine legale senza fissa dimora (in inglese No Fixed Abode, NFA, e in francese Sans domicile fixe, SDF) è spesso usato ufficialmente come alternativa a persona senza casa o senzatetto.
 

condobip

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Dal Vocabolario Treccani;

Senzatetto
senzatétto s. m. e f. [comp. di senza e tetto], invar. – Chi non ha un’abitazione, un alloggio, per indigenza, o perché l’ha perduto in seguito a calamità naturali o a distruzioni belliche: case popolari per i s.; provvedimenti governativi per risolvere il problema dei s.; una turba di sfollati e senzatetto, povera gente che aveva avuta distrutta la casa dalle bombe (Buzzati).

homelesshóumlis› agg. ingl. (propr. «senza [less] casa [home]»), usato in ital. come s. m. e f. – Chi, non possedendo una propria abitazione, vive e dimora in strada; senzatetto.

senzacasa s. m. e f., invar. – Sinon. (d’uso per lo più giornalistico, forse influenzato dall’ingl. homeless), di senzatetto, più spesso, peraltro, scritto con grafia staccata: i senza casa.

Senza fissa dimora
barbonismo. m.Il vivere da barbone, senza fissa dimora, con aspetto trasandato e incolto, ai margini della società. ◆ «Tra di noi non c’è nessuno segnalato alla Questura, non ci sono marginali. E nessun caso di barbonismo». Lo dicono con orgoglio. Loro, così riservati e poco inclini al chiasso. Loro che in Italia ed in Trentino avvertono con fastidio la diffusione della bestemmia e dell’alcoolismo. (Renzo M.Grosselli, Adige, 7 novembre 2000, p. 12, Cultura) • «Si è passati da un barbonismo di strada a quello in casa - avverte Mons. Guerino Di Tora, Direttore della Caritas diocesana -. Vi sono anziani che pur avendo una pensione e una casa, cadono in questo senso di abbandono e trasandatezza». (Osservatore romano, 20 settembre 2001, p. 9, A Roma) • C’è anche qualche extracomunitario, ma ormai sono in minoranza. «Tra di loro - racconta F., il volontario-capo della struttura - c’è anche chi ha un lavoro ma, a fine mese, è costretto a dare tutto lo stipendio alle finanziarie con le quali si è indebitato. C’è chi invece il lavoro non ce l’ha e chi, ancora, è stato salvato dal barbonismo domestico. Ogni giorno c’è una storia nuova». (DanieleSemeraro, Repubblica, 23 settembre 2006, Bari, p. V).
Derivato dal s. m. barbone con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nel Corriere della sera del 20 novembre 1993, p. 47, Cronaca di Roma (Roberto Della Rovere).
 

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