Dal Vocabolario Treccani;
Senzatetto
senzatétto s. m. e f. [comp. di senza e tetto], invar. – Chi non ha un’abitazione, un alloggio, per indigenza, o perché l’ha perduto in seguito a calamità naturali o a distruzioni belliche: case popolari per i s.; provvedimenti governativi per risolvere il problema dei s.; una turba di sfollati e senzatetto, povera gente che aveva avuta distrutta la casa dalle bombe (Buzzati).
homeless ‹hóumlis› agg. ingl. (propr. «senza [less] casa [home]»), usato in ital. come s. m. e f. – Chi, non possedendo una propria abitazione, vive e dimora in strada; senzatetto.
senzacasa s. m. e f., invar. – Sinon. (d’uso per lo più giornalistico, forse influenzato dall’ingl. homeless), di senzatetto, più spesso, peraltro, scritto con grafia staccata: i senza casa.
Senza fissa dimora
barbonismo. m.Il vivere da barbone, senza fissa dimora, con aspetto trasandato e incolto, ai margini della società. ◆ «Tra di noi non c’è nessuno segnalato alla Questura, non ci sono marginali. E nessun caso di barbonismo». Lo dicono con orgoglio. Loro, così riservati e poco inclini al chiasso. Loro che in Italia ed in Trentino avvertono con fastidio la diffusione della bestemmia e dell’alcoolismo. (Renzo M.Grosselli, Adige, 7 novembre 2000, p. 12, Cultura) • «Si è passati da un barbonismo di strada a quello in casa - avverte Mons. Guerino Di Tora, Direttore della Caritas diocesana -. Vi sono anziani che pur avendo una pensione e una casa, cadono in questo senso di abbandono e trasandatezza». (Osservatore romano, 20 settembre 2001, p. 9, A Roma) • C’è anche qualche extracomunitario, ma ormai sono in minoranza. «Tra di loro - racconta F., il volontario-capo della struttura - c’è anche chi ha un lavoro ma, a fine mese, è costretto a dare tutto lo stipendio alle finanziarie con le quali si è indebitato. C’è chi invece il lavoro non ce l’ha e chi, ancora, è stato salvato dal barbonismo domestico. Ogni giorno c’è una storia nuova». (DanieleSemeraro, Repubblica, 23 settembre 2006, Bari, p. V).
Derivato dal s. m. barbone con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nel Corriere della sera del 20 novembre 1993, p. 47, Cronaca di Roma (Roberto Della Rovere).