Buonasera, ringrazio tutti coloro che mi hanno già dato qualche risposta. In effetti ho omesso (mi scuso) di chiarire che, prima della compravendita, il notaio ci ha fatto fare la separazione dei beni, poichè a me non poteva essere intestata la casa nemmeno in comproprietà, per via della convenzione edilizia (che sarebbe scaduta due anni dopo) tra il Comune di residenza e la Coop.va edilizia che l'ha costruita. Rispetto alla tracciabilità del pagamento, la situazione non è meno incresciosa, perchè mi sembra di ricordare (ma controllerò subito domattina, grazie per la dritta) che feci affluire per comodità delle somme importanti da due miei conti correnti al conto corrente cointestato con mia moglie (di altra banca) usato più frequentemente per le spese familiari, consegnando al notaio un assegno da quest'ultimo conto. La situazione è in realtà ancora meno limpida (usato anche il "salvadanaio" di un libretto di prestito sociale sempre intestato a mia moglie ma finanziato da me nel corso di 20 anni perchè aveva un rendimento buono e senza spese), quindi anche su questo fronte della tracciabilità la situazione appare se non disperata, almeno molto complicata, come mi confermò la moglie avvocato di un mio caro amico...... quindi, tornando al mio quesito iniziale: posso ora trovare un modo , da "separarato in casa- ospite non gradito in casa mia", per garantirmi almeno il diritto di usufrutto?
Grazie in anticipo per i contributi che vorrete darmi.
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