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Mi sembra chiaro che non hai nessuna idea di cosa siano nuda proprietà e usufrutto.

Ti posto quanto dice Wikipedia in merito:

L'usufrutto è un diritto reale minore regolato dagli articoli 978 e seguenti del codice civile, consistente nella facoltà di godimento di un bene uti dominus (utilizzandolo per il proprio vantaggio, potendo percepirne anche i frutti), limitata solo dal non poterne trasferire la proprietà principale e al rispetto della destinazione economica impressavi dal proprietario.

Si tratta di un diritto reale di godimento su cosa altrui dal contenuto molto vasto: le facoltà dell'usufruttuario hanno infatti un'estensione che si approssima, pur senza raggiungerla, alla facoltà di godere delle cose spettante al proprietario, al quale residua la nuda proprietà.

Il diritto di usufrutto è sempre temporaneo. Non può infatti durare oltre la vita dell'usufruttuario o, se questo è una persona giuridica, oltre il termine di trent'anni. L'usufrutto, che viene disposto contro il proprietario, può essere costituito anche a favore di una pluralità di viventi e, se disposto esplicitamente nell'atto che trattasi di usufrutto congiunto, opera fra questi il diritto di accrescimento, estinguendosi in questo caso l'usufrutto alla morte dell'ultimo superstite, diversamente, alla morte di ogni usufruttuario, la relativa quota si consoliderà con la nuda proprietà.

Le spese e le imposte relative al bene sono ripartite tra nudo proprietario (spese per le straordinarie riparazioni e imposte che gravano sulla proprietà) e usufruttuario (spese per l'ordinaria manutenzione e imposte che incombono sul reddito)................................

La separazione di usufrutto e nuda proprietà è uno schema talora utilizzato nella vendita di immobili.
Il valore di mercato dell'immobile viene scontato di un ammontare che decresce con l'età dell'usufruttuario, poiché si prevede rispetto alla vita media un minore numero di anni in cui diventerà pieno l'esercizio dei diritti di proprietà e l'immobile sarà abitabile per l'acquirente.
In alcuni casi, è lo stesso proprietario che vende la nuda proprietà dell'immobile per disporre di un reddito integrativo (per la vecchiaia in particolare), e si tiene l'usufrutto.


Già qui hai una risposta ai tuoi quesiti, soprattutto al fatto che l'usufruttuario paga tutte le spese relative all'immobile (compresa IMU, Tares e chi più ne ha più ne metta)...
 
J

JERRY48

Ospite
componente "usofrutto" comporterebbe qualcosa per l'asse ereditario?
L'usufrutto si estingue alla morte dell'usufruttuario o può avere un tempo determinato.
E’ possibile calcolare il valore dell’usufrutto relativo un immobile, quando ad esempio se ne voglia vendere il diritto relativo, mantenendone dunque la sola nuda proprietà.
Per sapere a quanto ammonta questo valore, si prende il valore dell’intera proprietà dell’immobile, per moltiplicarlo con la percentuale del tasso di interesse legale: in questo modo si ottiene quella che è considerata la rendita annua dell’immobile stesso.
A questo punto, è necessario moltiplicare la rendita annua per un coefficiente estrapolato da una specifica tabella che corrisponde all’età anagrafica di chi cede la nuda proprietà. Otterremo così un valore finale dell’usufrutto, che, sottratto dal valore iniziale dell’immobile, consente anche di calcolare il valore della nuda proprietà.
 

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