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Premesso che sarà molto improbabile che l'inquilino partecipi alla spesa, comunque il criterio su esposto è piuttosto soggettivo e personalizzato..Nessuna paura, se una porta blindata nuova costasse € 1.000,00 ma se ne trovano anche da 500 € la quota che il locatore potrebbe chiedere è di 1/10 all'anno. Quindi 100 in un anno. naturalmente sono possibili tutti gli accordi di buon senso, uno potrebbe sostenere che la porta si ammortizza in 15 anni e quindi richiedere 66 € all'anno, che al mese sono 5 €.
Se il contratto di locazione prevede questa contribuzione, perché ci si dovrebbe preoccupare dell'aumento?ne vale la pena iniziare una discussione con l'inquilino?
Non ho parlato di preoccupazione. Ho solo ricordato che che l'adeguamento del canone, a fronte di significative spese straordinarie, previsto dall'art. 23 della legge 392/78 (il vecchio equo canone) è stato abrogato dalla successiva L. 431/98.Se il contratto di locazione prevede questa contribuzione, perché ci si dovrebbe preoccupare dell'aumento?
Se l'adeguamento è stato abrogato, non può essere più richiesto (dal locatore). O sbaglio?l'adeguamento del canone, a fronte di significative spese straordinarie, previsto dall'art. 23 della legge 392/78 (il vecchio equo canone) è stato abrogato dalla successiva L. 431/98.
Ora questo era l'unica misura legale prevista per adeguamenti a fronte di tali spese: quindi se non riprodotto tale articolo sui contratti successivi alla L 431, non si ha diritto nemmeno a quel misero adeguamento.
Non esattamente: non può più essere richiesto l'adeguamento in automatico appellandosi all'art. di legge.Se l'adeguamento è stato abrogato, non può essere più richiesto (dal locatore). O sbaglio?
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