Se stai comperando l'appartamento vuol dire che hai già fatto il preliminare e versato una caparra...
Nel preliminare dovrebbero esserci delle clausole che obbligano il venditore a consegnare l'immobile conforme alla normativa urbanistica ed edilizia...
Se così non è, o meglio, se nel preliminare non c'è scritto nulla, allora si rimanda al Codice Civile...
Ti consiglio di leggere attentamente il preliminare e verificare se ci sono tali clausole.
In ogni caso, se ci sono delle difformità presenti nell'appartamento e queste non sono rappresentate nel progetto approvato e nell'autorizzazione rilasciata, c'è la necessità di eseguire una sanatoria, in modo che quanto eseguito corrisponda a quanto depositato agli atti in Comune.
Attenzione anche all'accatastamento, poichè tali difformità vanno sistemate anche all'atto del censimento dell'immobile, in modo che non ci siano diversità fra quanto concesso dal Comune e quanto depositato all'Agenzia del Territorio (ex Catasto).
Vedi di parlare con il venditore e far iniziare subito una pratica per la DIA in sanatoria (30 giorni dal deposito della domanda) e quindi l'accatastamento o variante allo stesso se era già presentato.
Ovviamente tali spese sono a carico del venditore.
L'alternativa è la risoluzione del preliminare con la restituzione del doppio della caparra, ma qui devi rivolgerti ad un legale ed iniziare una causa lunga, noiosa e costosa...
Se volete comunque stipulare ed il venditore in sede di rogito dichiara che tutto è a posto dal punto di vista urbanistico, edilizio e catastale... e così non è, hai diritto alla rivalsa nei confronti del venditore mendace e la dichiarazione di falso in atto pubblico apre anche un procedimento penale oltre che civile per il risarcimento del danno.