toresogos

Nuovo Iscritto
Salve,
Mi chiamo Tore e vorrei avere se possibile qualche informazione riguardo
un problema di validita' di una scrittura privata.
Qualche tempo fa' con il mio amico Gianni facemmo una scrittura privata in cui era dichiarata la volonta' del mio amico di vendermi la sua casetta al centro di un piccolo paese del nord della Sardegna.
Detta scrittura fu firmata poi dinanzi ad un avvocato.
Il pagamento dell'immobile doveva essere effettuato in diverse rate,
fino ad arrivare alla somma patuita e quindi procedere con le successive pratiche notarili.
Purtroppo Gianni, un brutto giorno dell'estate scorsa,e' andato in "cielo".
Ora la famiglia non vuole piu' vendere, anzi mi ha chiamato in tribunale
per contestare la scrittura.
Ho gia' pagato circa un quarto del valore dell'immobile e vorrei acquistarlo
come da volonta' mia e del mio amico Gianni.
Grazie a chiunque voglia darmi un consiglio
Buona giornata
 

acquirente

Nuovo Iscritto
Hai fatto la registrazione della scrittura privata??
E' obbligatoria.
L'art.10 della Tariffa allegata al T.U. 131/1986 prevede l'obbligo della registrazione dei preliminari (anche se conclusi per scrittura privata).
soprattutto se poi si va in causa.........................
 

raflomb

Membro Assiduo
La mancata registrazione della scrittura privata non inficia l'atto nella sua sostanza e validità.
Ciò premesso, presumo che la scrittura privata siglata, sia stata formalizzata come un contratto preliminare, vista la datio di denaro.
Era prevista la caparra confirmatoria?
Puoi essere più dettagliato circa le cause che gli eredi hanno addotto nella causa promossa contro di te per l'annullamento del contratto?
 

nuoviorizzonti

Membro Attivo
Professionista
La registrazione è importante ma non ho conoscenza del fatto che sia essenziale;
se ti hanno chiamato in causa dovrai obbligatoriamente rivolgerti ad un avvocato di parte;
se hai prova dei versamenti,
testimonianza di un terzo (avvocato presente alla sottoscrizione),
e il compromesso non è viziato da qualche clausola, non dovrebbero esserci grossi problemi.
 

toresogos

Nuovo Iscritto
Salve
grazie.
Allora la scrittura non e' stata registrata,per quanto riguarda la caparra, non era prevista.
I familiari tramite tribunale intendono procedere con azione di reintegro.
Nella querela non fanno menzione alcuna sulla scrittura privata, sostenendo in pratica una mia violenta intrusione
nell'immobile.
Sostengono di essere proprietari dell'immobile perche' eredi universali con successione aperta il giorno della morte di Gianni.
 

raflomb

Membro Assiduo
Mettiamo ordine alle cose:
1) non hai risposto dul contenuto della scrittura privata: era in fatto e in diritto un preliminare (o compromesso)?
2) Quindi tu avevi già il possesso dell'immobile, visto che gli eredi hanno azionato il reintegro del possesso?
3) Gli eredi hanno azionato, oltre all'azione civile, anche un'azione penale per violente intrusione nell'immobile.
Non conosco il contenuto della scrittura privata, ma è su questo presupposto che dovrai difenderti sia in via penale che civile, e se mi confermi che detto documento prevede espressamente l'immissione in possesso anticipato al saldo stabilito, potrai avere buon gioco anche in via penale,
Se, inolre corrisponde al vero quanto tu affermi, di potere dimostrare di avere già dato un anticipo su una somma concordata, dovrai fare l'offerta reale del previsto saldo.
Quello che mi pone delle riserve in merito al racconto è che i familiari in entrambe le azioni promosse nei tuoi confronti, tendono a rientrare in possesso del bene, come se fosse avvenuto uno spoglio fraudolento[/B], senza porre l'accento sulla nullità o annullabilità della scrittura. Ma a loro hai esibito la scrittura?
 

toresogos

Nuovo Iscritto
Si come dici la scrittura e' compromesso. Si io avevo gia' il possesso dell'immobile, ma comunque col mio permesso
era usato anche dal mio amico (faceva riunioni del mutuo soccorso).
Confermo immissione in possesso al saldo stabilito (nella scrittura c'e' data per appuntamento col notaio per rogito)
Posso inoltre dimostrare l'avvenuto anticipo di denaro.
La famiglia di Gianni era a conoscenza della scrittura privata.
 

raflomb

Membro Assiduo
Se le cose stanno in questi termini:
1) che la scrittura privata riporta tutti gli elementi essenziali del compromesso;
2) che prevedeva anche l'immisione nel possesso del bene in via anticipata;
3) che era prevista la data del rogito con contestuale pagamento a saldo di quanto pattuito;
4) se, in più, quest'atto è stato sottoscritto avanti ad un avvocato, il quale ne sarà testimone diretto;
5) se hai la prova della datio dell'acconto che avrai sicuramente fatto a mezzo assegni o bonifici;
6) Infine se il quantum stabilito corrisponde ad un "giusto prezzo."
Se, come divevo, ricorrono tutti questi requisiti, nulla devi temere: ti dovrai agevolmente difendere sia sotto l'aspetto penale, dove il procedimento verrà archiviato, e se dimostrerai che i successori erano al corrente di tutto, potrai anche agire con contro-querela; per quanto concerne il procedimento civile potrai difenderi optando per 2 strade:
a) o, agendo in via riconvenzionale, con contestuale offerta del saldo del prezzo, con domanda che sia il giudice, previo accertamento dell'efficacia del compromesso, a rendere esecutivo il trasferimento della proprietà, tra te e i successori legittimi, a mezzo sentenza costitutiva; oppure optare per la rescissione del preliminare con restituzione del prezzo pagato e risarcimento danni.
 

toresogos

Nuovo Iscritto
Si, ricorre tutto cio' che hai scritto.
Come dici, il giudice puo' rendere effettivo il trasferimento della proprieta' escludendo il rogito notarile.
Cio' che temo e' la parentela che esiste tra avvocato della famiglia e il giudice,
ringrazio per i consigli.
 

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