rita dedè

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La vera vita non è una telenovela americana per casalinghe annoiate,
Intanto, se ci sono ingiro firme falsificate, lo si dovrà poter dimostrare,provare...e questo spetta a colui che sostiene, l esistenza di firme false,poi ci sono persone che le firme le sanno riprodurre molto bene, ci sono periti calligrafici che manco sanno fare il proprio lavoro, ci sono giudici che manco si impegnano più di tanto,prestando poca attenzione, quando leggono le scartoffie,commettendo così errori,
Ci sono cause che si devono interrompere perché ad un certo punto i soldi finiscono,
Ci sono anche partecipanti delle cause che si ammalano e quindi non possono, per un lungo periodo più occuparsi della faccenda, o che addirittura muoiono per vecchiaia e quindi sta causa contro chi proseguiamo a farla?
Bah! Boh! Vedete n'pó voi!
E poi quando tuo padre morirà te ritrovi di fronte alla apertura di una seconda successione, testamentaria? Legittima? Bah! Chi lo sa? un coerede nullafacente, senza sordi, MA possessore dell immobile....... Che ti dirà io nun te posso liquidá sordi non ne ho! E tu? Che farai?
Potrai anche trovarti di fronte ad una donazione dell immobile a tuo fratello e quindi, avanti, causa per la riduzione della donazione, ....,............se è stata lesa la tua leggittima,
Di che cosa mi sono dimenticata?
Ride bene chi ride ultimo!
 

griz

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verissimo quanro rita dede precisa, spesso si intentano cause per ragioni "irragionevoli" senza tenere presente che quasi mai nelle cause civili ci sia un vincitore, sicuramente ci sono spese e cattivo sangue per tutti e si arriva poi a transare esausti stipulando un accordo che stipulato il primo giorno avrebbe comunque risolto ma allora nessuno se ne era accorto
 

Gianco

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Professionista
Non dimentichiamo che una buona parte di responsabilità per la nostra litigiosità è imputabile ai tecnici ed agli avvocati di parte che per ovvi motivi economici hanno interesse a portare la diatriba davanti al giudice, che a sua volta non ci mette un grande impegno a velocizzare la sua conclusione.
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Non dimentichiamo che una buona parte di responsabilità per la nostra litigiosità è imputabile ai tecnici ed agli avvocati di parte che per ovvi motivi economici hanno interesse a portare la diatriba davanti al giudice, che a sua volta non ci mette un grande impegno a velocizzare la sua conclusione.
Credo che le leggi concernenti le depenalizzazioni le stilino gli amici dei giudici. A tal riguardo la mente va ai postini che gettano (loro commettendo reato) la corrispondenza invece di consegnarla!
 

griz

Membro Storico
Professionista
personalmente ho espletato incarichi da CTP (Consulente Tecnico di Parte), alla mia nomina la causa era già avviata, ho sempre messo in guardia i clienti rispetto a quanto si sarebbe andati incontro e ho trovato anche chi poi ha riconosciuto il mio buon senso, Questo per la mi aparte di tecnico. Per quanto riguarda gli avvocati, raramente ho trovato chi facessa ragionare il cliente prospettandogli il percorso che si stava avviando. Poi ognuno fa il professionista nel modo che meglio intende
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Griz, tu sai bene che quando ci sono problemi di carattere tecnico il primo a dover essere interessato dovrebbe essere il consulente tecnico di fiducia che, esaminati i fatti e fatte le sue deduzioni, fornisce una consulenza tecnica di parte, prospettando tutte le vie a cui andrà incontro. Solo successivamente interviene il legale che, essendo generalmente allergico ai problemi tecnici, si avvale della consulenza per poter consigliare compiutamente il cliente comune. Se le notizie le riceve direttamente dal cliente, sono di parte e non obbiettive. Per cui se ci vede lo spiraglio parte con la lettera raccomandata, preludio all'azione legale, senza chiedere la consulenza tecnica, convinto che così non faccia sprecare soldi al suo cliente, ottenendo il risultato opposto. Tanto paga pantalone.
 

braccella

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Proprietario Casa
ringrazio tutti, ma cosa fareste voi se scopriste che: 1° sono state apportate modifiche ad un immobile senza chiedermi prima se ero d'accordo e quindi senza la mia autorizzazione che non avrei mai dato, visto che era solo per favorire uno dei comproprietari che ci è poi andato ad abitare in seguito con la sua famiglia; 2° le firme per chiedere l'autorizzazione ai lavori, sono solo le loro due mentre i comproprietari sono tre; 3° prima di sapere dei lavori, ha chiesto di liquidarmi il mio 1/6, ma in risposta il più vecchio dei comproprietari, ha tentato di farmi firmare la rinuncia all'eredità...4° per tutte queste ragioni, ed altre che non sto ad elencarvi, ho deciso di andare avanti, anche solo per il gusto di non far loro dormire sonni tranquilli...è sufficiente?
 

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