Riprendo un argomento aperto da Sonia Matricola il 07/11/2009. E' giusta la risposta di Alberto Fontanelli nell'esempio delle tre date ovvero, il 19 verso, la valuta è il 24, il 21 prelievo pertanto, sono fuori valuta di tre giorni.
Il mio argomento tratta sempre di Saldo contabile, Saldo disponibile e Valuta ma con una sostanziale differenza dell'operazione eseguita.
ARGOMENTO:
Sono possessore di una c/c presso una banca di Roma. Trimestralmente alla verifica dell'estratto conto mi trovo addebitate €. 40,00 per sconfinamento. Come letto dal Vostro sito è chiaramente spiegato la differenza tra: data contabile; data valuta e data disponibile.
Dopo l'accredito dello stipendio, mensilmente effettuo un bonifico. Mi guardo bene al momento in cui apro il mio c/c di controllare la dicitura “importo disponibile” e, solo dopo aver costatato l'effettiva disponibilità autorizzata dalla banca, effettuo tramite web il bonifico.
Dal momento in cui: la “data valuta” riguarda la data da cui decorrono gli interessi dell'operazione mentre, la “data disponibile” indica il giorno a partire dal quale la somma di denaro accreditata può essere utilizzata per pagamenti o prelievi.
All'apertura della pagina web del mio c/c personale la banca mi mostra la dicitura “Saldo Contabile” e “Saldo Disponibile” autorizzandomi (con saldo disponibile positivo) ad effettuare qualsiasi operazione senza essere sanzionato per sconfinamento, tant'è vero che dopo il bonifico il mio “saldo disponibile rimane attivo”.
Ho chiesto chiarimenti alla banca ed ho ricevuto risposte poco esaurienti in quanto, mi è stato solo detto: è giusto aver effettuato il bonifico in data successiva alla disponibilità del saldo ma, per effetto della valuta la data diventa antecedente la disponibilità pertanto questo è considerato “sconfinamento” .
Nonostante questo chiarimento (poco chiaro) sostengo che la dicitura “Saldo Disponibile” equivalga alla descrizione “Data Disponibile” come scritto nella vostra pagina web. Pertanto, dovrei essere soggetto a soli interessi per il fuori valuta e non al pagamento di una sanzione giornaliera per sconfinamento monetario che non esiste.
Potreste chiarificarmi la correttezza per cui una banca, nel caso specifico la “mia banca” mi addebita €. 5,00 al giorno con un max di €. 40,00 per sconfinamento?
Grazie per ventuali risposte.
Il mio argomento tratta sempre di Saldo contabile, Saldo disponibile e Valuta ma con una sostanziale differenza dell'operazione eseguita.
ARGOMENTO:
Sono possessore di una c/c presso una banca di Roma. Trimestralmente alla verifica dell'estratto conto mi trovo addebitate €. 40,00 per sconfinamento. Come letto dal Vostro sito è chiaramente spiegato la differenza tra: data contabile; data valuta e data disponibile.
Dopo l'accredito dello stipendio, mensilmente effettuo un bonifico. Mi guardo bene al momento in cui apro il mio c/c di controllare la dicitura “importo disponibile” e, solo dopo aver costatato l'effettiva disponibilità autorizzata dalla banca, effettuo tramite web il bonifico.
Dal momento in cui: la “data valuta” riguarda la data da cui decorrono gli interessi dell'operazione mentre, la “data disponibile” indica il giorno a partire dal quale la somma di denaro accreditata può essere utilizzata per pagamenti o prelievi.
All'apertura della pagina web del mio c/c personale la banca mi mostra la dicitura “Saldo Contabile” e “Saldo Disponibile” autorizzandomi (con saldo disponibile positivo) ad effettuare qualsiasi operazione senza essere sanzionato per sconfinamento, tant'è vero che dopo il bonifico il mio “saldo disponibile rimane attivo”.
Ho chiesto chiarimenti alla banca ed ho ricevuto risposte poco esaurienti in quanto, mi è stato solo detto: è giusto aver effettuato il bonifico in data successiva alla disponibilità del saldo ma, per effetto della valuta la data diventa antecedente la disponibilità pertanto questo è considerato “sconfinamento” .
Nonostante questo chiarimento (poco chiaro) sostengo che la dicitura “Saldo Disponibile” equivalga alla descrizione “Data Disponibile” come scritto nella vostra pagina web. Pertanto, dovrei essere soggetto a soli interessi per il fuori valuta e non al pagamento di una sanzione giornaliera per sconfinamento monetario che non esiste.
Potreste chiarificarmi la correttezza per cui una banca, nel caso specifico la “mia banca” mi addebita €. 5,00 al giorno con un max di €. 40,00 per sconfinamento?
Grazie per ventuali risposte.