T

tanks

Ospite
Siamo tre eredi in parti uguali di un appartamento del valore commerciale di €. 125.000
Uno dei tre lo usa come studio professionale e dice che aveva con il defunto proprietario (nostro padre), un comodato gratuito di affitto verbale (quindi non registrato).
L’alloggio è accatastato come tale e non come studio professionale
Di affitto non se ne parla e su richiesta non mi ha prodotto la certificazione degli impoianti, quindi dovrò rivolgermi ad un avvocato per forza.
Vuole sciogliere la comunione ereditaria e si è fatto preparare una perizia giurata che l’appartamento non vale più di € 110.000 per comprarlo lui.
Se trovo un acquirente che offre più di € 110.000 e dovesse rifiutare l’offerta, in fase di giudizio il giudice assegnerà l’alloggio al mio compratore?
Grazie e saluti
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Se nell'eredità vi è un solo immobile non divisibile come nel caso in specie , esso deve preferibilmente essere ricompreso per intero (previo eventuale conguaglio) nella porzione spettante al coerede avente diritto alla quota maggiore . Se nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto, previo ricorso al Tribunale competente (articolo 720 del codice civile)
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
PS: Relativamente al contratto comodato in corso:
La questione è controversa : secondo una parte della giurisprudenza la morte del comodante determina la possibilità degli eredi di pretendere la risoluzione del contratto di comodato frutto di un rapporto personale venuto meno ( Cass. 24-9-79 n. 4920; Cass. 19-4-91 n. 4258); altra giurisprudenza indica l'accordo di natura obbligatoria e come tale gli eredi sono tenuti a rispettare le volontà del comodante e subentrare nelle obbligazioni del defunto (in questo senso, Cass. 17-6-80 n. 3834 e Cass. 20-3-76 n. 1018).
Pertanto aderendo alla posizione piu' sfavorevole prima di stabilire il da farsi occorre entrare nel merito del contratto in corso: è autentico? ha una scadenza o è stato stipulato a tempo indeterminato?
 
T

tanks

Ospite
Come ho specificato, l'appartamento è suddiviso in parti uguali, in questo caso 1/3 per 3.
La domanda era, in caso di scioglimento della comunione, se uno dei tre lo vuole comprare a € 110.000 come da perizia giurata che si è procurata e io trovassi un acquirente esterno che offre più di questa cifra, il giudice assegna l'immobile a quest'ultimo?
 
T

tanks

Ospite
Relativamente al comodato di affitto gratuito ho specificato che era verbale, quindi non esiste nulla di scritto.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Punto primo :Il contratto di comodato, secondo il codice civile, non richiede la forma scritta per esistere: può essere anche verbale.Può quindi essere validamente comprovato anche dalla residenza anagrafica, intestazione utenze luce - acqua - gas - telefono - rifiuti solidi urbani. Pertanto che sia solo verbale non significa inesistente visto che puo' essere provato con altri mezzi di prova

Punto secondo: La risposta (inviata cosi' articolata perchè cogliere l'occasione per fare un pò di informazione generale per gli altri lettori non guasta) già in se' contiene deduttivamente la risposta al suo quesito : Se c'è accordo vale ogni sistema anche quello da Lei o da suo fratello auspicato ; se a uno qualsiasi dei tre non andasse bene la valutazione di una parte per quanto sensata , occorre adire la magistratura. Il magistrato disporrà lui una perizia indipendente sulla base della quale potrà indire l'incanto al quale potrà concorrere chiunque
 
T

tanks

Ospite
La ringrazio per le risposte chiare e specifiche.
A questo punto che possibiltà ho di mandarla via dall'immobile visto che è accatastato come appartamento e non studio professionale? Sicuramente anche l'impianto dei condizionatori non è a norma ( che se esistenti in uffici qui è prevista la conduzione come per la caldaia dei termosifoni) ed è morosa dalla data di successione 25/02/2010?
La ringrazio anticipatamente e auguri a Lei e a tutti gli iscritti
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Mia opinione: tre ipotesi
1-Conciliazione presso la camera di commercio (poco costosa e rapida. Basta andare alla CCIIAA, danno tutte le informazioni e la modulistica)
2-Faccia fare anche Lei una valutazione da un amico e tratti sul prezzo (sempre che le vada bene di vendere la sua quota) ; sulla base di quella stima tenti una transazione
3-Se con le buone non ci cava nulla , consulti un legale con il mandato di liberare l'immobile. Di fronte alla lettera del legale dovrà ben reagire

Il fatto che la persona in questione abbia destinato ad ufficio un' abitazione e che non ci siano le certificazioni non paiono a mio parere elementi rilevanti al suo scopo
 
T

tanks

Ospite
Per fortuna l'usocapione in questo caso non è previsto dalla legge e per quanto riguarda l'avvocato e come se ci sono andato!
Saluti
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto