Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
I tempi sono tre:
1. accertamento dell'infrazione (tempo x)
2. notifica dell'accertamento (tempo max x + 90 giorni)
3. prescrizione dell'infrazione (tempo max x + 90 giorni + 5 anni)
E' così?
 

gerico394446

Membro Junior
Proprietario Casa
Gli estremi della violazione devono essere notificati entro 90 giorni, ma il rapporto di prova non c'entra (almeno penso) nulla.
Nel senso faccio l'ispezione, compilo il rapporto di prova, rilevo l'infrazione, e poi ho 90 giorni per notificarti gli estremi della violazione, cioè la legge violata e la sanzione.
Sul rapporto di prova c'è solo scritto manutenzioni non fatte dal 2007 al 2014, ma non si parla di sanzioni.
Scusami nemesis ma sta cosa mi ha stravolto e intontito.
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Mentre nel caso di violazione del CdS la data della violazione stessa può essere nota (ad es. attraversamento con il rosso) nel caso di caldaia non a norma qual è questa data? Certificato di revisione scaduto?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Mentre nel caso di violazione del CdS la data della violazione stessa può essere nota (ad es. attraversamento con il rosso) nel caso di caldaia non a norma qual è questa data? Certificato di revisione scaduto?
Se ho tempo fino al giorno x per far eseguire un controllo, e il controllo non viene fatto entro quella data, la violazione si compie il giorno x+1. Come già scritto al #30.
 

gerico394446

Membro Junior
Proprietario Casa
Devi far fare i controlli ogni anno da un manutentore che ti rilascia un rapporto di efficienza energetica con su scritto le eventuali manutenzioni effettuate, e ti mette un timbro sul libretto impianto.
Se salti un anno non sei a norma, tutto qua.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Per gli impianti siti nei comuni della regione Lazio qual è la cadenza? Grazie.
Dipende dal tipo di alimentazione della caldaia e da cosa consiglia il produttore:
Regione Lazio - CONSUMATORE - Caldaie

Con quale frequenza vanno controllate le caldaie? "Ogni anno, è la legge che lo prevede" vi sentirete rispondere, se lo chiedete a un tecnico installatore. Le cose, però non stanno proprio così. Ogni singola casa produttrice fissa le scadenze dei tagliandi per il mantenimento in efficienza dell'apparecchio, e per la piena validità della garanzia. Ma anche in questo non c'è unità di vedute: ci sono ditte che la prevedono ogni anno, altre ogni 2 anni, altre ancora non dettano alcun tempo rimandando a quanto disposto dalla legge.
La normativa di riferimento in tal caso è quella sull'efficienza energetica (L. 195/2006) che incarica le Regioni di vigilare in tal senso, ma che prevede anche una frequenza minima per tutti: gli impianti inferiori ai 35 kW vanno controllati ogni anno se alimentati a combustibile solidi o liquido; i restanti, invece, vanno controllati ogni 4 anni per i primi 8 anni di vita dell'impianto, e poi, ogni 2 anni.
 

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