Lei, senza la documentazione necessaria relativa alla catena di cessioni, rischia semplicemente di dare soldi a chi non ha diritto di esigere il credito. Il che vuol dire che, prima o poi, altri le richiederanno il rimborso dello stesso debito.
Chiudere un saldo stralcio a 100 euro, ma con un soggetto che non è il legittimo cessionario del suo credito, non credo sia un buon affare.
Sappi attendere e si mostri determinata. Capisco che le piacerebbe chiudere in fretta la questione, ma deve avere pazienza.
Come ha avuto modo di constatare, già le stanno offrendo opportunità da saldo. Ancora un altro pochino, e la posizione la chiuderà a prezzi di realizzo.
Patrizio Oliva ti ringrazia, anche a nome dello staff, per il contributo che vorrai fornire alla visibilità di indebitati.it
"Un debito è un debito, è un fatto, un numero, una conseguenza di circostanze. Un debito non è nè bello, nè brutto, è misurabile, è circoscrivibile, è aggirabile. Talvolta un debito aiuta, talvolta è un nemico, ma si può sempre affrontarlo, sconfiggerlo, o venirci a patti. Un debito non è alla fine così terribile se si conoscono le regole del gioco, un po' come il diavolo, che è meno brutto se si ha la forza e il coraggio di guardarlo negli occhi. Terribile invece è vedere una società fondata sui consumi, che marginalizza chi non riesce a starle al passo. Terribile è vedere tanta gente che di fronte all'indebitamento ed ai problemi contingenti, si perde d'animo e non riesce più a pensare al domani. E' per costoro che nasce questo blog, perchè nell'oscurità, piuttosto che disperarsi, è sempre meglio accendere una candela." (Antonio Iuri Donati)
Caro amico,
per quello che so non credo che esistano libri o dispense dalle quali puoi rilevare il comportamento da tenere in fase di richiesta di uno stralcio a saldo di un debito.
Dico così perchè non mi è mai capitato nella mia lunga attività svolta di avere visto in giro manuali del genere.L'unico punto di forza è l'esperienza maturata nel tempo che proviene da numerose trattative svolte in precedenza. Bisogna avere parecchio fiuto ,conoscere bene a fondo la situazione economica del debitore,prima di tutto fare una Crif per quantificare una parte di debiti, poi esaminare le bollette di tutte le utenze,fare una verifica a Equitalia,controllare eventuali affitti arretrati, protesti, rate di mutui, redditività della famiglia,eventuali stipendi se sono gravati o no da cessioni del quinto ecc. Solo quando si ha una visione perfetta di tutta la situazione possiamo muoverci ma sopratutto stabilire una percentuale di stralcio da offrire proprio sulla base della potenzialità economica espressa dal debitore. Spesso le situazioni sono talmente complicate che non ci sono margini per avanzare nessuna proposta.
Purtroppo anche se la materia sembra inizialmente facile da affrontare in definitiva non lo è. Perchè non tutti i casi sono uguali. Bisogna saper scegliere anche il periodo giusto per avanzare certe proposte,vale a dire quando il "frutto è maturo". Per esempio,se una persona è in pari con il pagamento delle rate, è assurdo avanzare una richiesta di stralcio Devi saper convincere l'altra parte e fargli capire che in caso contrario c'è il rischio di non prendere niente. E' importante anche come viene esposta e presentata l'offerta,per me che vengo dal settore bancario è facile interloquire con eventuali finanziarie o banche perchè ci capiamo al volo, usiamo lo stesso linguaggio. E' importante individuare quali sono i punti forti ed i punti deboli della trattativa.
Per gli immobili è diverso,ma non si può affrontare una discussione attraverso questo mezzo.
A me dispiace solo di essere troppo distanti altrimenti se tu avessi la possibilità di affiancarmi nel lavoro che attualmente svolgo come volontario nella "Fondazione Prevenzione Usura" avresti la possibilità di diventare in poco tempo "il mago dello stralcio".
Ciao