racc. A.R.diffidando l'amministratore a non pagare tutti i lavori estracapitolato,minacciandolo che se dovesse pagare altri lavori vi opporrete e vi rivolgerete ad un legale.meglio sarebbe far scrivere da un legale.non capisco perche'non abbiate mai bocciato il bilancio,se votate contro potete adire in giudizio,visto che la delibera parla molto chiaro.sicuri al 100% che tutte le spese estra devono essere autorizzate prima della spesa.solo le spese urgentissime e indispensabili possono essere fatte senza.altrimenti il condomino ci rimette i soldi spesi.vedi varie sentenze che trovi sul web.
vedi:
Condominio: no al rimborso delle spese sostenute dal condomino, deliberate ma non autorizzate, se necessarie … ma non urgenti :: Condominio e locazioni
Spese anticipate dall'amministratore o da un condomino
Se l’amministratore ha anticipato nell’interesse del condominio una spesa non approvata o ratificata dall’assemblea, per avere diritto al rimborso, deve dimostrare che si trattava di spesa urgente e riferirne alla prima assemblea, oltre, naturalmente, a fornire prova degli esborsi sostenuti (art. 1134 c.c.). Se il rimborso avviene con ritardo, l’amministratore può pretendere gli interessi legali sul dovuto, con decorrenza dal giorno in cui la spesa è stata effettuata, oltre al risarcimento dell'eventuale danno (Cassazione 30/3/ 2006, n. 7498). Non può invece pretendere la rivalutazione della somma, trattandosi di debito cosiddetto di valuta.
Anche il condomino che abbia anticipato, senza autorizzazione dell’assemblea o dell’amministratore, una spesa occorrente alla conservazione della cosa comune, ha diritto al rimborso da parte degli altri condomini, a condizione che dimostri che si trattava di spesa urgente.
Ma quand’è che una spesa può definirsi urgente? A questa domanda ha risposto la Cassazione, che con sentenza n. 6440 del 6/12/1984 ha precisato che si può definire urgente la spesa che, secondo la valutazione di una persona di media diligenza, appare indifferibile se si vuole evitare un possibile, anche se non certo, danno alla cosa comune: la Suprema Corte ha considerato tale, per esempio, la spesa sostenuta per opere la cui esecuzione era stata ordinata dal Sindaco nell'esercizio dei poteri attribuitigli dalla legge in materia edilizia.
L'onere di provare che si tratta di spesa urgente spetta naturalmente a chi ne chiede il rimborso; in particolare, si deve provare sia che sussistano le condizioni che impongono di provvedere senza ritardo, sia la possibilità di avvertire tempestivamente l'amministratore o gli altri condomini.
Nell'epoca del fax, del cellulare e delle email, è raro che non si riesca a comunicare agli altri condomini, con la dovuta tempestività, l'esigenza di provvedere ad una spesa urgente. Nei casi, comunque, in cui i condomini (o alcuni di essi) fossero raggiungibili di persona ma non sia possibile convocare l'assemblea in tempo utile, l'amministratore o il condomino che intenda effettuare la spesa urgente potrà sottoporre alla firma dei condomini che riesce a contattare una dichiarazione di adesione all'effettuazione della spesa e di obbligo a contribuirvi in ragione della propria quota; la stessa Cassazione, infatti, ha successivamente precisato (sentenza n. 10738 del 3/8/2001) che il condomino che abbia anticipato una spesa comune ha diritto al rimborso a condizione che abbia precedentemente interpellato, o quando meno preavvertito, gli altri condomini o l’amministratore, e fornisca la prova sia della loro trascuratezza che dell’urgenza della spesa.