DISCORSO SOPRA LO STATO PRESENTE DEI COSTUMI DEGLI ITALIANI
Giacomo Leopardi marzo 1824 192 anni fa
(stralcio)
....................l Italia è, quanto alle opinioni,a livello cogli altri popoli, eccetto per una maggior confusione di idee ed una minore diffusione di cognizioni nelle classi popolari.......................
....................quasi universale estinzione o indebolimento delle credenze su cui si possano fondare i principi morali....................
.................... il vincolo ed il freno delle leggi e della forza pubblica, che sembra ora essere l unico che rimanga alla società, è cosa da gran tempo insuficientissima a ritenere dal male e molto di più a stimolare al bene......
In questa crisi di valori esiste però
...................nelle altre nazioni civili, cioè principalmente la Francia, l’ Inghilterra e la Germania un principio conservatore della morale e della società,apparentemente minimo, ma efficacissimo: questo principio è la società stessa
Questa società che “.....sa che ciascuno fa conto degli uomini e desidera farsene stimare e li considera per necessari alla propria felicità purtroppo assente i n Italia
Il che spiega la diffusione di un atteggiamento indifferente e alla giornata.
La indifferenza profonda, radicata ed efficacissima verso se stessi e gli altri....continuamente sentendo la vanità e la miseria della vita la mala natura degli uomini non volendo o non sapendo o non avendo il coraggio......... volendo e dovendo pur vivere........il più savio partito è quello di
Ridere indistintamente e abitualmente d’ogni cosa e di ognuno incominciando da se medesimo.
Da qui emerge una realtà disgregata , dove il rapporto sociale quando non prevale l’indifferenza è dominato dalla persecuzione scambievole esattamente l’opposto di quanto sarebbe necessario per coagulare e per unificare una comunità
..........gli usi e costumi in Italia si riducono generalmente a questo..che ciascuno segua l uso e il costume proprio qual che egli sia.E gli usi e costumi generali e pubblici non sono se non abitudini e non son seguiti che per liberissima volontà, determinata quasi unicamente dalla materiale assuefazione, dall’aver sempre fatta quella cosa in tal modo...e facendo del resto con pienissima indifferenza...considerando per egualmente importante il farla che tralasciarla.