Ritengo che un tempo "ragionevole" non può essere di poche settimane. A meno che capiti un evento imprevisto e indipendente dalla volontà della persona, obbligandola a trasferirsi.dovere usare realemente la casa per un tempo ragionevole - che però, appunto, non è quantificato dalla legge.
Ad esempio: il proprietario invia all'inquilino la disdetta per utilizzare l'appartamento quale sua abitazione principale. Poi dopo qualche mese deve trasferirsi in altro Comune per motivi di lavoro.
La legge non impone che l'immobile sia utilizzato quale abitazione principale con residenza anagrafica, ma iscrivendovi la residenza è più facile dimostrarne l'uso effettivo.