StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
contesti la situazione riferita e richieda al costruttore venditore, tramite un professionista, la prova del pagamento e dunque la cancellazione dell'ipoteca con una diffida formale in tal senso per procedere con il rogito.
 

arcore

Membro Attivo
Proprietario Casa
se il prestito è stato pagato e il debito estinto basta proseguire con la cancellazione dell'ipoteca io ho fatto così quando ho venduto casa.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Dice che il costruttore è in contatto con la banca per risolvere il problema (sembra che ci sia qualche problema tra loro) ed è solo questione di pochi giorni, (se sono solo pochi giorni e non ho capito male il frazionamento è già stato fatto).
Dice che nel mio caso particolare (pagamanto in contanti, non mutuo bancario) gli assegni circolari devono essere intestati obbligatoriamente al costruttore.
Come il costruttore svincoli l'ipoteca che grava sul mio appartamento, con la banca che ha finanziato la costruzione, al notaio non interessa, lui vuole solamente che la banca sia presente al mio rogito e produca l'atto di assenso alla cancellazione dell'ipoteca che grava sul mio appartamento.
é la procedura corretta, anche se come veniva ricordato negli interventi precedenti l'ipoteca solitamente viene estinta prima del rogito; tornado a noi (cercherò di fare un sunto) si può fare in questo modo. Si presentano tutti banca, costruttore e compratore.
Si fanno contestualmente due atti durante il primo si fa entrare nella saletta dove si firmano gli atti, un rappresentate della banca, ed il costruttore per firmare il superamento dell'ipoteca mentre il compratore aspetta in corridoio (eventualmente accompagnato da un professionista o dalla sua banca se ha fatto il mutuo). Firmato tra costruttore e sua banca per svincolare dall'ipoteca l'immobile oggetto del contratto, entra nella saletta il compratore per il rogito notarile (nel frattempo la banca che aveva ipotecato l'immobile non essendo più parte in causa esce dalla sala). Perfezionata la compravendita tra impresa e privato, l'impresa esce ed eventualmente (se fatto mutuo) subentra la banca del compratore per contofirmare con quest'ultimo il mutuo sulla stessa. Sulla sede deputata a firmare gli atti oltre al notaio può accadere (e non è raro) che l'atto di compravendita venga firmato in banca (naturalmente con la presenza del notaio).
 

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