Che l'India garantisca o meno la non applicazione della pena di morte mi sembra non sminuire la gravità della situazione che vede due militari italiani incolpati per aver svolto un servizio paramilitare concordato tra i Paesi in causa. La nostra Diplomazia, non degna di questo nome, ha fallito e ha subito, malamente, i soprusi che l'India ha compiuto sui due Marò.
Da sperare che gli stessi Indiani, trovino delle attenuanti o meglio degli indizi che scagionino i due, per rimediare a questa vicenda imbarazzante.
In questo momento dove a Oriente i paesi crescono economicamente e politicamente, la nostra povera Italia precipita in entrambi i settori. Se almeno facessimo una campagna a sostegno dei Marò, almeno dimostreremmo di avere, ancora, un senso di solidarietà per dei concittadini e un senso della nazione e della giustizia nazionale, oltre che dell'orgoglio italiano.