Marina Bizantina

Nuovo Iscritto
Ho scoperto che dal primo di luglio u.s. le banche sono diventate sostitute d'mposta e aplicano una ritenuta d'acconto del 10% su ogni bonifico effettuato per pagamenti di lavori eseguiti a fonte di ristrutturazini soggette al 36% o 55%
Mi chiedo quanto questa novità cotribuisca alla diminuizione dell'evasione o quanto invece non porti ad incrementarla :???:
Con la carenza di liquidità che in questo periodo già mette in seria difficoltà le piccole aziende e le banche che concedono finanziamenti solo a chi i soldi ce li ha già come potranno far fronte agli impegni e pagare i fornitori e i dipendenti?
Come al solito la soluzione sarà quella di suggerire al cliente un comodo pagamento in contanti con conseguente abbassamento dei prezzi ?
Non vedo lo scopo di questra manovra.. il bonifico non è già un sufficiente metodo di tracciabilità?
L'unica motivazione che mi pare di intravedere è la necessità per lo stato di far cassa..(il famoso grattare il fondo del barile) fregandosene dei danni che manovre di questo tipo portano alla già esausta economia e al tessuto sociale di piccole e medie imprese che fino ad oggi l'hanno sostenuta
:triste:
 

maidealista

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Con l’approvazione della manovra correttiva dal 01.07.2010 sui pagamenti relativi sotto indicati verrà operata una ritenuta del 10%; la ritenuta verrà effettuata dalla banca/posta che la verserà all’erario.
Per il contribuente persona fisica che paga queste spese nulla o quasi cambia.
Cosa cambia
Nella sostanza ipotizziamo un contribuente debba pagare una fattura di 1.000 euro + IVA ad un ditta artigiana che gli ha sostituito la caldaia o gli ha fatto il “cappotto” dell’abitazione e che voglia usufruire delle detrazioni fiscali del 36% o del 55%
Ipotizziamo la fattura sia la seguente 1.000 di imponibile + 100 di IVA (spesso viene applicata aliquota IVA al 10%), per un totale di 1.100 euro.
Il contribuente si recherà in banca per fare il bonifico e quando chiederà alla banca di indicare la legge del 36% (L.449/97) o del 55% (L.296/2006) la banca stessa a partire dal 1° luglio 2010, le banche e Poste Italiane S.p.a., effettuerà una trattenuta del 10% sull’imponibile della fattura (100 euro nel caso indicato) e verserà alla ditta artigiana euro 1.000,00 e 100 euro li verserà allo stato con causale ritenuta d’acconto.
Ritenuta del 10%
ƒ Spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio,
ƒ spese per interventi di risparmio energetico.
Le banche o le Poste dovranno
ƒ operare, all’atto dell’accreditamento dei pagamenti, le ritenute d’acconto, con obbligo di rivalsa;
ƒ effettuare il relativo versamento utilizzando il modello F-24;
ƒ rilasciare la certificazione delle ritenute d’acconto eseguite al beneficiario stesso;
ƒ indicare nella dichiarazione dei sostituti d’imposta i dati concernenti i pagamenti effettuati.
Secondo l’Agenzia, la ritenuta del 10% deve essere applicata a titolo di acconto d’imposta da banche e Poste Italiane sui bonifici relativi a pagamenti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica, e deve essere calcolata sull’importo scorporato dell’IVA.
Al fine di evitare errori si consiglia i contribuenti che devono effettuare questi pagamenti di recarsi in banca muniti della fattura ricevuta dalla ditta edile o dal professionista
Cosa cambia nei pagamenti ai professionisti e artigiani in casi particolari
Chi vuole usufruire delle detrazioni sulle ristrutturazioni edili o sul risparmio energetico non dovrà più pagare le fatture dei professionisti o delle imprese al netto dell’eventuale ritenuta d’acconto del 20% o del 4% (ritenuta applicata solo dai condominii per le prestazioni di servizi) , in quanto la normativa speciale relativa alla nuova ritenuta del 10%,operata dalla banca, prevale su quella generale.
Esempio
Per fare un semplice esempio se un ingegnere esegue delle prestazioni per il risparmio energetico e fa la relativa parcella soggetta a ritenuta del 20% ad una ditta, quest’ultima non dovrà considerare la ritenuta del 20%, ma dovrà recarsi in banca e fare il bonifico per l’importo totale della fattura, senza fare alcuna ritenuta; sarà la banca ad operare sulla parcella dell’ingengere la ritenuta del 10%.
Fatturazione dei professionisti
I committenti devono comunicare a chi esegue i lavori, che hanno intenzione di fruire dell’agevolazione fiscale del 36 o del 55 per cento. In questo modo il professionista non emetterà la fatture indicando la ritenuta d’acconto (anche se dirette ad aziende) ma indicherà solo a fine fattura la seguente dicitura
N.B. Il corrispettivo della presente fattura sarà assoggettato a ritenuta d’acconto del 10% da parte della banca (D.L. 78/2010).
Da : Oggetto: Ritenuta del 10% sui bonifici per spese di ristrutturazione e risparmio energetico | studioFonzar's Blog

:daccordo:
 

Marina Bizantina

Nuovo Iscritto
Io infatti ho effettuato il pagamento e confermo che per me non è cambiato niente..
sono andata in banca con la fattura e ho chiesto che mi facessero il bonifico di pari importo e l'hanno fatto
Per l'artigiano invece è stata una brutta sorpresa vedersi arrivare un importo inferiore
e ha chiesto chiarimenti (e il saldo) a me :-o
Ora abbiamo chiarito

ma è simpatica :rabbia: sta cosa che i liberi professionisti invece ci guadagnano... passando dal 20 al 10 di ritenuta :triste:
 

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