Buongiorno a tutti,
a febbraio 2018, una cantinetta del condominio ha preso fuoco, nulla di grave ma si è posto il problema della sicurezza, Il nostro amministratore (un condomino geom. con ufficio in casa) pro bono (siamo un condominio di otto app. con sette proprietari), mi ha coinvolto nell'aiutarlo a raccogliere dei preventivi per sensori di fumo, estintori, polizza assicurativa (allo stato attuale non c'è), e visto che ce n'era bisogno, anche per il maquillage dei balconi e recinzione condominiale, cosa che ho fatto con celerità e completezza........assemblea a novembre 2018 (nove mesi dopo), si conferma prev. estintori, si stralciano i sensori, per l'assicurazione ed il maquillage, visto che c'era solo il preventivo da me esibito, tutto rimandato per averne almeno altri due. Siamo ad ottobre 2019 io come nuovamente richiesto dall'amministratore, ho richiamato nuovamente le ditte già coinvolte, per avere nuovi preventivi, così ho fatto pervenire le conferme per i vecchi di un anno, e nuovi preventivi sia per l'assicurazione (quattro) sia per il maquillage che per gli estintori, anche l'amministratore ne ha procurati due ed un altro condomino uno per l'assicurazione, ora siamo a fine ottobre, di una nuova assemblea non vi è traccia (nonostante assicurazione anche scritte della calendarizzazione a breve), per il maquillage giocoforza bisognerà aspettare la primavera del 2020, ed intanto i preventivi scadono ed i costi lievitano, la domanda che pongo, è:
Vorrei scrivere all'amministratore e per conoscenza a tutti i proprietari, che non intendo farmi carico di eventuali aumenti dei preventivi, dovuti ad un immobilismo che non ha giustificazione, e che quando finalmente si faranno i lavori, dell'eventuale differenza dei costi, dovrà farsene carico chi ha cagionato tale ritardo e differenza (ovviamente l'amministratore), tale comunicazione ha una qualche valenza oppure è inutile, in via subordinata, cosa posso fare, affinchè finalmente si concretizzino gli interventi?
In attesa di vostre delucidazioni, ringrazio e saluto.
a febbraio 2018, una cantinetta del condominio ha preso fuoco, nulla di grave ma si è posto il problema della sicurezza, Il nostro amministratore (un condomino geom. con ufficio in casa) pro bono (siamo un condominio di otto app. con sette proprietari), mi ha coinvolto nell'aiutarlo a raccogliere dei preventivi per sensori di fumo, estintori, polizza assicurativa (allo stato attuale non c'è), e visto che ce n'era bisogno, anche per il maquillage dei balconi e recinzione condominiale, cosa che ho fatto con celerità e completezza........assemblea a novembre 2018 (nove mesi dopo), si conferma prev. estintori, si stralciano i sensori, per l'assicurazione ed il maquillage, visto che c'era solo il preventivo da me esibito, tutto rimandato per averne almeno altri due. Siamo ad ottobre 2019 io come nuovamente richiesto dall'amministratore, ho richiamato nuovamente le ditte già coinvolte, per avere nuovi preventivi, così ho fatto pervenire le conferme per i vecchi di un anno, e nuovi preventivi sia per l'assicurazione (quattro) sia per il maquillage che per gli estintori, anche l'amministratore ne ha procurati due ed un altro condomino uno per l'assicurazione, ora siamo a fine ottobre, di una nuova assemblea non vi è traccia (nonostante assicurazione anche scritte della calendarizzazione a breve), per il maquillage giocoforza bisognerà aspettare la primavera del 2020, ed intanto i preventivi scadono ed i costi lievitano, la domanda che pongo, è:
Vorrei scrivere all'amministratore e per conoscenza a tutti i proprietari, che non intendo farmi carico di eventuali aumenti dei preventivi, dovuti ad un immobilismo che non ha giustificazione, e che quando finalmente si faranno i lavori, dell'eventuale differenza dei costi, dovrà farsene carico chi ha cagionato tale ritardo e differenza (ovviamente l'amministratore), tale comunicazione ha una qualche valenza oppure è inutile, in via subordinata, cosa posso fare, affinchè finalmente si concretizzino gli interventi?
In attesa di vostre delucidazioni, ringrazio e saluto.