L'argomento meriterebbe una trattazione di varie pagine che non posso fare in questo contesto . Accenno qualche risposta:
A.Innanzitutto i debiti verso i soci ed i debiti verso la banca (mutuo) possono coesistere anche in bilancio; l'uno non esclude l'altro.
B.In secondo luogo per far comprendere la "ratio della revocatoria" faccio un esempio pratico:
"Io imprenditore costruisco 10 appartamenti facendomi finanziare dall banca per 1.000.000 di euro. Data la crisi non vendo e cosi' resto insolvente con i creditori quali la banca ,dipendenti, fornitori, prestatori, dipendenti, enti previdenziali etc. Tali insolvenze sono note al pubblico che le puo' scovare analizzando i bilanci; altre insolvenze invece sono rintracciabili se io mi attivo diligentemente presso alcuni uffici pubblici.
(Sarà inoltre mia cautela quale futuro compratore farmi rilasciare una lettera liberatoria per potere indagare senza i limiti imposti dalla privacy). In questa situazione io stipulo il rogito al "giusto prezzo" (di mercato) avendo conoscenza di quello stato di decozione patrimoniale.
C.I vantaggi per il fallimento: Cio' premesso , la revocatoria ha lo scopo di ripristinare la "par conditio creditorum" ( cioè ricreare la parità di condizione fra i creditori) in quanto il legislatore non ritiene giusto che dalla svendita dei beni all'asta vengano totalmente sfavoriti tutti gli altri, salvo il compratore che pur conosceva lo stato di insolvenza ( o meglio si presume sapesse) e che ben poteva calcolare che dalla liquidazione dei beni i primi che avrebbero avuto diritto di essere pagati sarebbero stati i creditori ipotecari (integralmente) poi quelli privilegiati ( professionisti, istituti previdenziali, artigiani, dipendenti etc.)
Potremmo in sintesi affermare che per effetto del fallimento i beni verranno venduti con sensibili minusvalenze che è giusto gravino su tutti in proporzione e non solo alcuni.
E questo è un caso che si puo' verificare quando si ha a che fare con imprese serie. Si pensi invece alle conseguenze date dalle maggiori minusvalenze ( caso assai frequente) allorquando gli immobili vengono rogitati al 75% del corrispettivo reale ( facendo sparire il nero pari al 25%).