Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
La situazione della casa di civile abitazione e' indicativamente questa:

- 1/3 mia madre (padre defunto)
- 1/3 mio
- 1/3 mio fratello

Io e mio fratello, unitamente a mia madre, siamo arrivati ad un accordo consensuale.
Nostra madre cede/dona la propria quota per il 50% a me e per il 50% a mio fratello.
Io acquisto la parte di mio fratello per una cifra prestabilita.
La casa resta gravata da usufrutto (Mia madre).

Quale e' la tipologia di contratto preferibile in termini di "sicurezza" per tutte le parti in gioco (E quali i costi ad esso connessi) ?

Grazie.
 
U

User_29045

Ospite
NO DONAZIONE. Mi raccomando. Regolare compravendita notarile al valore di mercato. Il notaio potrà aiutarvi ad individuare il corretto valore di mercato della quota di immobile.
 
U

User_29045

Ospite
La donazione vincola l'immobile. Nessuna banca concede mutui su immobili provenienti da donazione, a meno che non si sia verificata una delle seguenti due condizioni:

a) Siano trascorsi almeno 10 anni dalla morte del donante (attenzione, ho scritto dalla morte del donante, e non dalla data della donazione!), OPPURE ALTERNATIVAMENTE:

b) Siano trascorsi almeno 20 anni dalla data della donazione. In questo caso ogni azione di revoca della donazione si intende prescritta e non più esercitabile.

In tutti gli altri casi, se l'immobile ha nel suo storico una provenienza per "donazione", gli istituti di credito non concedono mutui a potenziali acquirenti di questo immobile, in quanto hanno paura che la proprietà venga revocata con una "azione di riduzione della donazione", qualora gli aventi diritto reclamino la loro quota, o qualora la donazione venga revocata per gravi motivi (esempio: ingratitudine, o attentato alla vita del donante).
 
U

User_29045

Ospite
Per i costi, ogni studio notarile ha un tariffario a sé, quindi dovrai farti fare PIU' PREVENTIVI e quindi scegliere quello più economico.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
La donazione e' infatti esclusa. Anche perche' il donante e' ancora in vita e si riserva l'usufrutto dell'abitazione. Si tratta quindi di trovare la "formula" migliore per "riassumere" la cessione da parte di nostra madre della propria quota di proprieta' e, al tempo stesso, dell'acquisizione da parte mia della quota di mio fratello (+ quella che egli riceve in "dono" da mia madre).

Il geometra chiede una consulenza al notaio di fiducia ma mi ha anticipato il fatto che la questione potrebbe essere un poco complessa ed i costi elevati.

Sapete darmi qualche chiarimento ?

La cifra stabilita dalle parti e' del 10% superiore rispetto a quella "reale" risultante dalla valutazione dell'immobile (gravato dell'usufrutto).
 
J

JERRY48

Ospite
Regolare compravendita notarile al valore di mercato. Il notaio potrà aiutarvi ad individuare il corretto valore di mercato della quota di immobile.

Corretto, per quanto da te postato, ma una considerazione: perchè corretto valore di mercato? Posso anche favorire mio figlio e vendere un bene a prezzo di favore. Ci sono le contrattazioni di vendita tra sconosciuti, una necessità impellente di liquidità e vendita ad un prezzo inferiore di mercato. Perciò se il bene della mamma vale 100
nessuno vieta di venderlo al figlio a 60.
Io ho fatto così con mio figlio il notaio non ha battuto ciglio e nessuno dell'Agenzia delle Entrate si è fatto vivo (speriamo definitivamente) ci sarà prescrizione?
saluti
jerry48
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quindi la compravendita resta fattibile nonostante la necessita', al tempo stesso, di cessione della propria quota da parte di nostra madre (A me e a mio fratello in parti uguali) ?

Il miglior modo di procedere resta comunque quello di rivolgersi a diversi notai e farsi fare dei preventivi ?

Grazie.
 
J

JERRY48

Ospite
Quindi la compravendita resta fattibile nonostante la necessita', al tempo stesso, di cessione della propria quota da parte di nostra madre (A me e a mio fratello in parti uguali) ?

Sì è fattibile la vendita da parte di vostra madre a voi due fratelli.
E ulteriormente la vendita della quota di tuo fratello a te.


Il miglior modo di procedere resta comunque quello di rivolgersi a diversi notai e farsi fare dei preventivi ?

E' la cosa migliore da fare.
saluti
jerry48
 
U

User_29045

Ospite
Corretto, per quanto da te postato, ma una considerazione: perchè corretto valore di mercato? Posso anche favorire mio figlio e vendere un bene a prezzo di favore. Ci sono le contrattazioni di vendita tra sconosciuti, una necessità impellente di liquidità e vendita ad un prezzo inferiore di mercato. Perciò se il bene della mamma vale 100
nessuno vieta di venderlo al figlio a 60.
Io ho fatto così con mio figlio il notaio non ha battuto ciglio e nessuno dell'Agenzia delle Entrate si è fatto vivo (speriamo definitivamente) ci sarà prescrizione?
saluti
jerry48

In famiglia abbiamo fatto le "finte compravendite", cioè le "vere donazioni". Il notaio di famiglia SI E' RACCOMANDATO di fare compravendite AL VALORE DI MERCATO. Dippiù, ninzò!
 

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