Allora avvevo frainteso...chiedo scusa per il "tono" ironico.
Resta il fatto che già ti avevo spiegato tutto.
Rileggi meglio.
Nessun problema, avevo capito che non ci eravamo capiti......
Hai ragione, mi avevi spiegato tutto però mi restano dei dubbi
. Alla fine la soluzione era "presenti il conto e se non ti pagano fai causa in Tribunale". E sicuramente finirà così.
Probabilmente a disorientarmi è l'amministratore e, logico, lo fa volutamente per levarsi ogni responsabilità. Provo a riassumere vediamo se escono i miei dubbi:
- comunico (
verbalmente) il danno all'amministratore che lo riscontra e decide di aprire il sinistro utilizzando l'assicurazione condominiale.
- il perito dell'assicurazione verifica il danno. Non ci sarebbero stati problemi per il risarcimento se ci fossero state foto del tubo danneggiato o se avessimo avuto in mano i pezzi che sono stati sostituiti. Viene quindi presentata una dichiarazione del condomino responsabile, dove questo dichiara che c'era il tubo danneggiato e di non avere fatture di professionisti perchè ha effettuato la riparazione autonomamente. (
dichiarazione scritta rilasciata all'amministratore)
- inizio luglio l'assicurazione sospende la liquidazione. L'amministratore invia una raccomandata, all'assicurazione stessa, dove dichiara la disponibilità ad aprire il muro dove è stata eseguita la riparazione e anche in altre zone sottostanti. Comunica inoltre che "se del caso il Condominio incaricherà un perito di parte" (
il condominio quindi. Ciò vuol dire che è chiaro che io chiedo i danni al condominio?)
- Tramite raccomandata (
basterà questo "nero su bianco"?) chiedo informazioni sulle decisioni dell'assicurazione.
- Qualche giorno fa l'amministratore mi ha comunicato
(verbalmente) che l'assicurazione non intende pagare perchè non c'è nulla che documenti da dove è partito il danno. Sostiene che la cosa più facile e meno dispendiosa sia che il condomino, che si è anche dichiarato responsabile, paghi il danno che ho subito. L'alternativa è che il Condominio si rivolga al Giudice di Pace per ottenere il risarcimento (
il Condominio quindi!). Mi consiglia però di chiedere il risarcimento direttamente al condomino (
ma lo devo fare io?) inviandogli una lettera scritta di "buon pugno". Mi sono rifiutata perchè secondo me è il Condominio a doverlo fare (
sbaglio?).
A questo punto non so più quale sarà il prossimo passo che dovrò fare per tentare di concludere la cosa. Certo è che vorrei fare il tutto nella maniera meno dispendiosa (ho già pagato i lavori e nel caso non venissi risarcita o fosse solo in parte, ritengo di aver già dato). Cosa ne pensi? Altro dubbio è: io con chi me la devo vedere? Sbaglio a dire che a risarcirmi dovrà essere il Condominio, in fondo l'acqua è colata, da dentro o da fuori che sia, lungo i tubi verticali condominiali e io formalmente non so da dove sia arrivata. Qualcuno mi ha consigliata di rivolgermi all'UPPI e di intraprendere un'azione legale (come dicevi tu), ma c'è qualcosa da tentare prima di addentrarsi in azioni legali?
Mi scuso con tutti se mi sono dilungata ma è un anno di vita....
Grazie.