salve a tutti.
vivo in un condominio di quattro piani composto da sedici appartamenti e quattro locali commerciali.
alcuni mesi fa l'assemblea dei condomini ha approvato una delibera circa l'esecuzione di lavori per la ristrutturazione di tutto l'edificio. al riparto delle suddette spese si è proceduto sulla base della tabella millesimale generale. prossimamente ci sarà un'assemblea condominiale per definire gli ultimi dettagli sui lavori e uno dei proprietari dei locali commerciali (che si trovano sul piano strada) ha avvisato che in tale sede contesterà le modalità di riparto (e se del caso adirà per vie legali) in quanto secondo lui i proprietari dei piani superiori devono pagare una quota maggiore perchè è a causa dell'altezza che lievita in maniera sensibile il costo per il ponteggio. per maggiore chiarezza aggiungo che per via del fatto che le unità immobiliari quasi si equivalgono sia in termini di valore, sia in termini di metratura e quindi di millesimi le quote risultano essere quasi uguali.
vorrei sapere se la pretesa di questo proprietario è leggittima e vi sarei grato se qualcuno mi potesse fornire un riferimento normativo ad hoc per poter contrastare tale tesi.
vivo in un condominio di quattro piani composto da sedici appartamenti e quattro locali commerciali.
alcuni mesi fa l'assemblea dei condomini ha approvato una delibera circa l'esecuzione di lavori per la ristrutturazione di tutto l'edificio. al riparto delle suddette spese si è proceduto sulla base della tabella millesimale generale. prossimamente ci sarà un'assemblea condominiale per definire gli ultimi dettagli sui lavori e uno dei proprietari dei locali commerciali (che si trovano sul piano strada) ha avvisato che in tale sede contesterà le modalità di riparto (e se del caso adirà per vie legali) in quanto secondo lui i proprietari dei piani superiori devono pagare una quota maggiore perchè è a causa dell'altezza che lievita in maniera sensibile il costo per il ponteggio. per maggiore chiarezza aggiungo che per via del fatto che le unità immobiliari quasi si equivalgono sia in termini di valore, sia in termini di metratura e quindi di millesimi le quote risultano essere quasi uguali.
vorrei sapere se la pretesa di questo proprietario è leggittima e vi sarei grato se qualcuno mi potesse fornire un riferimento normativo ad hoc per poter contrastare tale tesi.