siltau

Membro Attivo
Proprietario Casa
Vorrei sottoporre il quesito che ogni anno comporta dissapori :
Ho l'incombenza di raccogliere le quote per fare fronte alle spese di normale amministrazione in un complesso situato in un consorzio nei pressi di Roma. E' un blocco di n.5 abitazioni che in origine (1994) erano utilizzate come seconde case o case per le vacanze. Non erano abitualmente abitate. Nel tempo due di queste sono state adibite a prima casa e quindi l'utilizzo della utenza elettrica condominiale , che serve anche il pozzo per l'acqua , è andato sempre più ad aumentare. Le dimensioni delle unità sono : tre su due piani e due su un piano e quelle su due piani come metratura sono circa il doppio di quelle su di un piano. Non abbiamo i millesimi e per ora le spese sono state ripartite ad unità e non a metratura o ad utilizzo. Dato che si dovrà, prossimamente , raccogliere la quota spese anche per sostituire parte della pompa che fornisce l'acqua, e sarà una spesa congrua, vorrei avere delucidazioni su come poter ripartire l'importo, dato l'utilizzo differente dell'apparato . Ovviamente , credo, chi ci vive sempre dovrebbe pagare di più di chi ci si trova una volta la settimana. Faccio notare che uno dei simplex vive sempre come uno dei duplex ; l'altro dei simplex viene raramente e gli altri due duplex solo i fine settimana e due mesi scarsi l'estate .... E' un bel casino ...........Grazie dei Vs eventuali suggerimenti per la ripartizione......
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Quanto descritto è il classico "rovescio della medaglia" delle seconde case. Che poi per alcuni diventano case principali. Purtroppo l'unica strada percorribile per dare più equità alla situazione è quella di far elaborare le tabelle millesimali.
Con ciò si pagheranno le quote in base al "valore" di ogni unità immobiliare.
E aggiungendo un altro "purtroppo", il fatto che alcuni dei comproprietari non vivano stabilmente nell'immobile, non comporta nessuna differenza sulla ripartizione delle spese.
 

Marido

Nuovo Iscritto
Potreste ripartire la spesa per l'energia elettrica in proporzione ai consumi dell'acqua per unità abitativa, mi sembra il modo più equo.
 

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