Buongiorno a tutti
vista la competenza delle risposte ho deciso di chiedervi aiuto, nel mio condominio costituito nel 2005 e composto da 82 appartamenti il contatore dell'acqua è unico e per evitare la spesa si è deciso che tutti i condomini forniscano all'amministratore i propri consumi procedendo per proprio conto alla lettura del contatore posto all'interno del proprio appartamento.
Per problemi dovuti alla società erogatrice del servizio la prima bolletta è arrivata nel 2010. ovviamente trattandosi dei consumi di 4 anni l'ammontare era ingente e la ripartizione effettuata sulla base di quanto dichiarato da ciascuno ha determinato quote pro capite che più d'uno ha avuto difficoltà a pagare.
Nonostante l'amministratore si sia dichiarato "elestico" sulla riscossione di tali quote molti condomini, ritenendo che alcuni lo abbiano già fatto per il passato, hanno dichiarato che la prossima volta (questo mese) renderanno dichiarazioni, diciamo così "fantasiose" e ovviamente orientate al ribasso.
Adesso vi chiedo, supponendo una bolletta dalla quale risulti un consumo di 1000 m3, se ciascun condomino ne dichiara 10 arriviamo a 820, come ci si deve regolare per i restanti 180 che non risultano a nessuno? Può l'amministratore imporre una visita di un terzo indipendente per effettuare una lettura "ufficiale"? E soprattutto cosa possono fare i condomini che hanno correttamente dichiarato il proprio consumo per evitare di pagare quello altrui? Esistono norme in materia?
Grazie in anticipo per le risposte
vista la competenza delle risposte ho deciso di chiedervi aiuto, nel mio condominio costituito nel 2005 e composto da 82 appartamenti il contatore dell'acqua è unico e per evitare la spesa si è deciso che tutti i condomini forniscano all'amministratore i propri consumi procedendo per proprio conto alla lettura del contatore posto all'interno del proprio appartamento.
Per problemi dovuti alla società erogatrice del servizio la prima bolletta è arrivata nel 2010. ovviamente trattandosi dei consumi di 4 anni l'ammontare era ingente e la ripartizione effettuata sulla base di quanto dichiarato da ciascuno ha determinato quote pro capite che più d'uno ha avuto difficoltà a pagare.
Nonostante l'amministratore si sia dichiarato "elestico" sulla riscossione di tali quote molti condomini, ritenendo che alcuni lo abbiano già fatto per il passato, hanno dichiarato che la prossima volta (questo mese) renderanno dichiarazioni, diciamo così "fantasiose" e ovviamente orientate al ribasso.
Adesso vi chiedo, supponendo una bolletta dalla quale risulti un consumo di 1000 m3, se ciascun condomino ne dichiara 10 arriviamo a 820, come ci si deve regolare per i restanti 180 che non risultano a nessuno? Può l'amministratore imporre una visita di un terzo indipendente per effettuare una lettura "ufficiale"? E soprattutto cosa possono fare i condomini che hanno correttamente dichiarato il proprio consumo per evitare di pagare quello altrui? Esistono norme in materia?
Grazie in anticipo per le risposte