si può fare dal notaio come atto pubblico e con le spese necessarie, ma basta anche la scrittura autenticata
che si può fare benissimo anche al Comune risparmiando dei...soldini.
basta a chi fa la rinuncia decidere cosa fare.
Ciao Salvatore. Replico al tuo post ma è indirizzato a tutti gli intervenuti.
E scusatemi la brutalità...La scrittura autenticata di una dichiarazione (atto privato)
avente per oggetto la rinuncia all'usufrutto non la vuol fare nessuno degli obbligati...neppure il Notaio. Ora ne ho la certezza. E non valgono le dotte disquisizioni dei propisti "giuristi" che non vogliono capire che l'obiettivo della
rinuncia è l'azzeramento o la riduzione dell'IMU che si verificherebbe con la
riunione alla nuda proprietà. Io, Fabjio e tanti altri prima di noi...usufruttuari
in pena...non pagheremmo più l'IMU seconda casa...perchè, per esempio, mia
figlia a Bruino,nuda proprietaria, lo diventerebbe al 100%. sgravando il padre pensionato qpq da una imposta nata demagogicamente per dividere...abbiamo
più volte dibattuto sull'argomento IMU ed io personalmente credo di aver dimostrato
l'estrema iniquità di recuperare sulla seconda casa l'esenzione totale o parziale sulla prima. Ora, ritornando brevemente sul topic, io chiaramente ho perso le speranze,
tuttavia rimarrò vigile sul problema...tanto che ieri ho inviato una email ad uno
studio notarile di Torino dopo averli contattato telefonicamente. Ho già preventivato
che non mi risponderanno, nonostante gli accordi, perchè una risposta negativa
scritta mi consentirebbe di protestare presso il collegio notarile e possibilmente un
esposto alla magistratura o altra autorità. Se sarà il caso, in seguito vi riporterò la
sintesi della richiesta. Per ora chiudo e saluto tutti molto cordialmente. qpq.