Una persona, alcuni anni addietro, ha ricevuto in donazione da parte dei propri genitori, un appartamento riservandosi l'usufrutto sullo stesso. Ora hanno deciso di rinunciare a questo vincolo, che certamente dev'essere fatto tramite un notaio.
se i genitori abitano in questo appartamento come ci rimangono ad abitare? come affittuari o come comodatari?
se invece ci abitava il donatario questi continuerà ad abitare nella casa di cui, con la rinuncia all'usufrutto, è diventato pieno proprietario.
Nel frattempo questa persona si è sposata e non ha figli ma ha il papà anziano e un proprio fratello. In caso di successione questa casa a chi va? La moglie ha diritto all' eredità e in quale proporzione?
Chi ha ricevuto l'appartamento in donazione ha una famiglia originaria composta da madre e padre, che gli hanno fatto una donazione ed un fratello.
Quando morirà uno dei due genitori se il valore della parte di appartamento di sua proprietà che ha donato supera la sua quota disponibile, calcolata sull'intero patrimonio ricostruito (collazione delle donazioni), anche se non ha fatto testamento, significa che è andato a ledere il valore della quota disponibile di almeno uno degli altri eredi (testamentari legittimari o legittimi). Si aprono due scenari: che il leso nella legittima gli stia bene e non promuove alcuna azione, oppure che la faccenda non gli garbi e quindi si rivolga ad un giudice per avere quanto la legge dice che gli spetta.
La cosa si ripeterà anche con la morte dell'altro genitore.
Quindi sembra che chi può creare problemi sia il fratello: bisogna vedere quanto i genitori, alla fine, gli lasceranno di eredità e se lui avrà intenzione di ricorrere ad un giudice in caso di lesione della sua quota legittima. Perché in pratica dopo la morte di entrambi i genitori o il patrimonio è stato diviso tra i due fratelli 50+50 oppure, per via della donazione, al figlio che ha ricevuto l'anticipo della eredità con la donazione arrivi complessivamente 2/3 del valore dell'eredità ricostruita di entrambi i genitori ed al fratello arrivi il restante 1/3 dell'eredità ricostruita di entrambi i genitori.
La moglie di chi ha ricevuto l'appartamento erediterà il medesimo ma vivrà, e trasmetterà in caso di vendita, lo scacco del cognato fino a dieci anni dalla morte dell'ultimo genitore.