Chi mi ha chiesto in affitto una casa di mia proprietà, mi ha detto che in futuro intende occuparsi di sua madre anziana ed allettata da anni e di suo fratello invalido civile,e perciò ho arguito che se li ospiterà nella casa che gli darò in locazione, visto che ha messo in vendita la casa ove vive sua madre con suo figlio invalido.
La cosa mi ha spaventato e comunque per mia ignoranza in materia legale, non riesco a capire l'art. 6 e seguenti del Capo III della legge 9/12/1998, n. 431, per cui chiedo qualche aiuto.
Chiarisco che l'immobile è sito in un comune diverso da quelli indicati come ad alta densità abitativa, per quali vige il blocco degli sfratti per finita locazione, però ho paura che alla fine degli otto anni, la conduttrice potrà accampare il diritto di ottenere il differimento del rilascio dell'immobile per anni ed anni, se avrà cura di inserire nel suo nucleo familiare anche i suoi parenti stretti bisognosi di cure.
Inizialmente avevo capito che per il fatto di vivere in un comune non ad alta densità abitativa, mi poneva al riparo da questa evenienza, ma ora non mi sento più tanto sicuro e non vorrei cadere in una trappola da cui non me ne potrò più uscire tanto facilmente.
Approfitto della vostra gentilezza per chiedervi ancora se al termine degli otto anni , se il conduttore non intende lasciare l'immobile ed è magari in regola con i pagamenti, il procedimento legale per riottenere l'immobile è come quello per morosità ( cosidetto rito abbreviato se non sbaglio) o di quello ordinario che dura molto di più di quello ordinario? Grazie e spero che questi quesiti possano aiutare anche molti altri .
La cosa mi ha spaventato e comunque per mia ignoranza in materia legale, non riesco a capire l'art. 6 e seguenti del Capo III della legge 9/12/1998, n. 431, per cui chiedo qualche aiuto.
Chiarisco che l'immobile è sito in un comune diverso da quelli indicati come ad alta densità abitativa, per quali vige il blocco degli sfratti per finita locazione, però ho paura che alla fine degli otto anni, la conduttrice potrà accampare il diritto di ottenere il differimento del rilascio dell'immobile per anni ed anni, se avrà cura di inserire nel suo nucleo familiare anche i suoi parenti stretti bisognosi di cure.
Inizialmente avevo capito che per il fatto di vivere in un comune non ad alta densità abitativa, mi poneva al riparo da questa evenienza, ma ora non mi sento più tanto sicuro e non vorrei cadere in una trappola da cui non me ne potrò più uscire tanto facilmente.
Approfitto della vostra gentilezza per chiedervi ancora se al termine degli otto anni , se il conduttore non intende lasciare l'immobile ed è magari in regola con i pagamenti, il procedimento legale per riottenere l'immobile è come quello per morosità ( cosidetto rito abbreviato se non sbaglio) o di quello ordinario che dura molto di più di quello ordinario? Grazie e spero che questi quesiti possano aiutare anche molti altri .