uva

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il solito luogo comune?
A mio parere il luogo comune spesso dipende da un equivoco.

Nell'immaginario collettivo le "seconde case" citate da @Yopy sono immobili tenuti a propria disposizione dai proprietari per le vacanze al mare, montagna, ecc; sovente ereditate e magari usate per poche settimane all'anno.
Concordo con lui che chi se le può permettere evidentemente può pagare tutte le imposte ed oneri connessi.
Quando non potrà più, le metterà sul mercato delle locazioni brevi/turistiche; oppure le venderà.

Altra cosa sono gli immobili non utilizzati dal proprietario ma dati in locazione.
Per questi concordo con @Elisabetta48 : se la legislazione fosse elastica (tipologie contrattuali orientate alle necessità di locatori e conduttori) ed efficiente (procedure degli sfratti veloci) i proprietari sarebbero meno penalizzati e di conseguenza più invogliati ad affittare.
 

Yopy

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Quando ci sono riforme e tasse, c'è sempre qualcuno più scontento di altri è inevitabile. Non esistono riforme che siano perfette per tutti. Si cerca di essere il più equi possibile. È ovvio che la riforma accontenterà il 90% dei possessori di immobili e tassera' di più il rimanente
 

Seth

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Proprietario Casa
A mio parere il luogo comune spesso dipende da un equivoco.

Nell'immaginario collettivo le "seconde case" citate da @Yopy sono immobili tenuti a propria disposizione dai proprietari per le vacanze al mare, montagna, ecc; sovente ereditate e magari usate per poche settimane all'anno.
Concordo con lui che chi se le può permettere evidentemente può pagare tutte le imposte ed oneri connessi.
Quando non potrà più, le metterà sul mercato delle locazioni brevi/turistiche; oppure le venderà.

Altra cosa sono gli immobili non utilizzati dal proprietario ma dati in locazione.
Per questi concordo con @Elisabetta48 : se la legislazione fosse elastica (tipologie contrattuali orientate alle necessità di locatori e conduttori) ed efficiente (procedure degli sfratti veloci) i proprietari sarebbero meno penalizzati e di conseguenza più invogliati ad affittare.
Ad ogni modo, già ora le case a disposizione sono molto penalizzate per esempio con l’IMU ai massimi. E tutto sommato se per vacanza o altro motivo preferisco avere due case da 200 mila euro anziché una da 400 mila di abitazione, saranno pure affari miei.
 

Yopy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ad ogni modo, già ora le case a disposizione sono molto penalizzate per esempio con l’IMU ai massimi. E tutto sommato se per vacanza o altro motivo preferisco avere due case da 200 mila euro anziché una da 400 mila di abitazione, saranno pure affari miei.
Le prime stime parlano di un aumento dell'IMU con un minimo del 46% fino ad un massimo del 176% a Roma o Milano. Questo dal 2026 se avessi una seconda casa sfitta, ci penserei un pochino su
 

basty

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Statistica potrei dirti che il 51% non avrà aumenti. Se hai una casa sfitta per scelta pagherai di più.
Che il trend sia quello non ci piove: che oggi siano disponibili dati nuovi o proposte numeriche in campo, non mi risulta.

Già oggi, molti comuni applicano aliquote IMU differenziate per alloggi sfitti da più di 1-2 anni: per ora è l'unica imposta (credo) cui è differenziata la tassazione in funzione della locazione. Quanto all'Irper potranno certamente modificare la maggiorazione, attualmente del 30% rispetto alla rendita catastale.
Ma come vedi tutto dipende dalla rendita attribuita, che credo sia sempre una sola .

Tutto dipende da come varierà la rendita catastale, post riforma. Che non mi risulta condizionata dall'impiego effettivo.

Quindi le tue certezze non sono fondate.
 

Yopy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Che il trend sia quello non ci piove: che oggi siano disponibili dati nuovi o proposte numeriche in campo, non mi risulta.

Già oggi, molti comuni applicano aliquote IMU differenziate per alloggi sfitti da più di 1-2 anni: per ora è l'unica imposta (credo) cui è differenziata la tassazione in funzione della locazione. Quanto all'Irper potranno certamente modificare la maggiorazione, attualmente del 30% rispetto alla rendita catastale.
Ma come vedi tutto dipende dalla rendita attribuita, che credo sia sempre una sola .

Tutto dipende da come varierà la rendita catastale, post riforma. Che non mi risulta condizionata dall'impiego effettivo.

Quindi le tue certezze non sono fondate.
Ci sono gli approfondimenti sul sito del corriere su dati certi. Per cui non mi invento niente. Aggiorneranno i valori sui dati reali e questo è un dato di fatto conseguentemente aumenterà l’IMU o raddoppiera in qualche caso
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Ci sono gli approfondimenti sul sito del corriere su dati certi. Per cui non mi invento niente. Aggiorneranno i valori sui dati reali e questo è un dato di fatto conseguentemente aumenterà l’IMU o raddoppiera in qualche caso
Non è un problema di inventarsi qualcosa: per ora è noto solo che il governo mantiene la delega a proseguire nella riforma.
A parole questa consiste nel recepire anche informazioni allineate con l'andamento del mercato. E (inizialmente) tali informazioni non sono usate (direttamente) per modificare la fiscalità.
Non risultano modifiche nei criteri di estimo, che per ora sono indipendenti dalla condizione di utilizzo dell'immobile.
Quindi affermare che
Se hai una casa sfitta per scelta pagherai di più.
da una parte è lapalissiano, perchè è già ora così. dall'altra è inventato perchè non si sa nulla sul futuro.

Personalmente ti aggiungo che io ritengo che la affermazione di irrilevanza dei dati di confronto col mercato per quanto riguarda il fisco, può risultare anche vera. Nel senso che potrebbe non essere direttamente utilizzata: ma possa invece costituire la base di un accertamento d'ufficio che porta ad una nuova classificazione.

Che ne consegua che
Le prime stime parlano di un aumento dell'IMU con un minimo del 46% fino ad un massimo del 176% a Roma o Milano.
potrebbe anche essere: ma stiamo parlando di medie, valori assoluti puntuali, ecc. Ricordati la storiella del pollo di Trilussa.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
le case a disposizione sono molto penalizzate per esempio con l’IMU ai massimi
Infatti per molti Comuni a prevalente destinazione turistica il gettito dell'IMU sulle seconde case a disposizione dei proprietari residenti altrove è molto importante.

Ad esempio il Comune montano dove trascorriamo vacanze/weekend e andiamo sovente anche fermandoci in smartworking, ha una popolazione residente di circa 3.200 abitanti, che non pagano l'IMU sulla loro abitazione principale.
Durante l'alta stagione invernale ed estiva nella cittadina si stimano circa 25.000 presenze, in gran parte villeggianti proprietari di seconde case che pagano IMU e TaRi.

Per le casse comunali è un incasso notevole.
Da persone che oltretutto non interferiscono con la gestione del Comune, perché non partecipano alle elezioni amministrative.

saranno pure affari miei.
Certamente, non ho detto il contrario.
Sono affari tuoi; e anche dello Stato e dei Comuni ben lieti di incassare da te le imposte dovute.
 

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