Nel novembre 2005 ricevo comunicazione dalla mia inquilina di una
infiltrazione di acqua nell'appartamento sottostante al mio di
proprietà di un tizio che chiamero' S.Prontamente invio sul posto
una
ditta di mia fiducia che provvede al completo rifacimento del mio bagno
ed alla riparazione del danno nell'appartamento sottostante.Dopo di
cio' silenzio assoluto.Nel DICEMBRE 2007,ricevo inaspettatamente dA
S
una citazione in giudizio correlata da una perizia e da foto
corrispondenti al danno originario.
In giudizio facciamo presente al
giudice dell'avvenuta riparazione del danno (con testimonianza del
titolare della ditta)e del fatto che nei due anni trascorsi fra la
riparazione ed il giudizio io non ho ricevuto alcuna comunicazione da
parte di S e che la richiesta CTU non poteva trovare applicazione
proprio per il venir meno del criterio cronologico.Nonostante questo
ieri 12.05.10 è stat effettuata la CTU.L'appartamento in questione
anni
70 abitato da una sigra molto anziana,sporco e vetusto con carta da
parati risalente agli anni 70.La condizone accertata consiste in una
piccola "esfoliazione" di circa 10 cm in corrispondenza
dell'area
danneggiata,probabilmente dovuta ad una pitturazione troppo precoce.La
carta da parati era leggermente staccata in un angolo ma comunque non
dissimilmente ad altri angoli(carta da parati sporca e starcciata in
molte parti).La richiesta e di sostituzione per intero della carta da
parati nella stanza ed a quanto mi è sembrato di intuire il perito pur
calcolando l'indice di vetustà è orientato ad accogliere la
richiesta.
A
voi chiedo:a)è possibile essere chiamati in causa dopo due anni dalla
riparazione del danno senza avvertimenti "intermedi" che mi
avrebbero
permesso di rivalermi sulla ditta riparatrice?b)è possibile che io sia
condannato alla sostituzione della carta da parati vecchia di 40 anni?c)
è possibile che l'atto di citazione venga "accompagnato"
da fotografie
che non corrispondono al vero o si puo' configurare un falso?
infiltrazione di acqua nell'appartamento sottostante al mio di
proprietà di un tizio che chiamero' S.Prontamente invio sul posto
una
ditta di mia fiducia che provvede al completo rifacimento del mio bagno
ed alla riparazione del danno nell'appartamento sottostante.Dopo di
cio' silenzio assoluto.Nel DICEMBRE 2007,ricevo inaspettatamente dA
S
una citazione in giudizio correlata da una perizia e da foto
corrispondenti al danno originario.
In giudizio facciamo presente al
giudice dell'avvenuta riparazione del danno (con testimonianza del
titolare della ditta)e del fatto che nei due anni trascorsi fra la
riparazione ed il giudizio io non ho ricevuto alcuna comunicazione da
parte di S e che la richiesta CTU non poteva trovare applicazione
proprio per il venir meno del criterio cronologico.Nonostante questo
ieri 12.05.10 è stat effettuata la CTU.L'appartamento in questione
anni
70 abitato da una sigra molto anziana,sporco e vetusto con carta da
parati risalente agli anni 70.La condizone accertata consiste in una
piccola "esfoliazione" di circa 10 cm in corrispondenza
dell'area
danneggiata,probabilmente dovuta ad una pitturazione troppo precoce.La
carta da parati era leggermente staccata in un angolo ma comunque non
dissimilmente ad altri angoli(carta da parati sporca e starcciata in
molte parti).La richiesta e di sostituzione per intero della carta da
parati nella stanza ed a quanto mi è sembrato di intuire il perito pur
calcolando l'indice di vetustà è orientato ad accogliere la
richiesta.
A
voi chiedo:a)è possibile essere chiamati in causa dopo due anni dalla
riparazione del danno senza avvertimenti "intermedi" che mi
avrebbero
permesso di rivalermi sulla ditta riparatrice?b)è possibile che io sia
condannato alla sostituzione della carta da parati vecchia di 40 anni?c)
è possibile che l'atto di citazione venga "accompagnato"
da fotografie
che non corrispondono al vero o si puo' configurare un falso?