Ho un problema per quanto riguarda l'immobile che sto per vendere.
Successivamente alla proposta irrevocabile d'acquisto e contestualmente al contratto preliminare l'acquirente ha preteso, come suo diritto e mio dovere, la produzione della visura storica e catastale dell'immobile e di tutti quei documenti che credo vengano considerati "standard". Oltre questi, però, qualche giorno dopo, mi sono visto richiedere anche una copia della licenza edilizia dell'immobile (per fugare le paure che sono venute all'acquirente su eventuali variazioni planimetriche delle antecedenti proprietà), che è stato costruito negli anni '50/'60. La data del rogito è stata fissata ma difatti la ricerca della licenza richiede tra i 30 e i 90 giorni, che vanno ben oltre la data del rogito così come è stabilita.
Fino a che punto si può spingere l'acquirente nella pretesa di questo documento?
Spiego: se alla data del rogito (che per me non è prorogabile e per inciso è già stata prorogata di gg 15) la licenza non fosse ancora stata prodotta a causa della lentezza burocratica etc. ho diritto di considerare l'acquirente come rinunciatario e da lì tutte le conseguenze del caso? (i.e. trattenere la caparra confirmatoria, rimettere in vendita l'immobile etc)
Considero, IMHO, che l'acquirente abbia potuto e dovuto richiedere qualsiasi documento aggiuntivo prima di stabilire la data del rogito e a maggior ragione prima, per quanto possibile, di procedere con la proposta di acquisto o con il preliminare...non riesco a capire fino a che punto il contratto preliminare mi tuteli e fino a che punto l'acquirente possa andare avanti con le ricerche prima di prendere una decisione che, a onore del contratto stesso, è già stata presa...
Se qualcuno potesse essermi d'aiuto, grazie
Successivamente alla proposta irrevocabile d'acquisto e contestualmente al contratto preliminare l'acquirente ha preteso, come suo diritto e mio dovere, la produzione della visura storica e catastale dell'immobile e di tutti quei documenti che credo vengano considerati "standard". Oltre questi, però, qualche giorno dopo, mi sono visto richiedere anche una copia della licenza edilizia dell'immobile (per fugare le paure che sono venute all'acquirente su eventuali variazioni planimetriche delle antecedenti proprietà), che è stato costruito negli anni '50/'60. La data del rogito è stata fissata ma difatti la ricerca della licenza richiede tra i 30 e i 90 giorni, che vanno ben oltre la data del rogito così come è stabilita.
Fino a che punto si può spingere l'acquirente nella pretesa di questo documento?
Spiego: se alla data del rogito (che per me non è prorogabile e per inciso è già stata prorogata di gg 15) la licenza non fosse ancora stata prodotta a causa della lentezza burocratica etc. ho diritto di considerare l'acquirente come rinunciatario e da lì tutte le conseguenze del caso? (i.e. trattenere la caparra confirmatoria, rimettere in vendita l'immobile etc)
Considero, IMHO, che l'acquirente abbia potuto e dovuto richiedere qualsiasi documento aggiuntivo prima di stabilire la data del rogito e a maggior ragione prima, per quanto possibile, di procedere con la proposta di acquisto o con il preliminare...non riesco a capire fino a che punto il contratto preliminare mi tuteli e fino a che punto l'acquirente possa andare avanti con le ricerche prima di prendere una decisione che, a onore del contratto stesso, è già stata presa...
Se qualcuno potesse essermi d'aiuto, grazie