Buonasera,
Sono Nuovo del forum, mi presento sono un tecnico Perito Edile che esercita a Firenze da circa 10 anni.
Volevo porre un quesito ai colleghi professionisti tecnici e non.
Ho fatto una Nota Tecnica per una CV di un immobile ante 1934 (comprovato dalle mappe storiche in cui compare già nel 1874) sprovvisto avviamente di Licenza/Certificato di Abitabilità ed Uso.
Il Notaio mi ha chiesto: "in riferimento alla relazione in oggetto da Lei redatta, per quanto concerne l’abitabilità ,è possibile integrare la relazione precisando che l’appartamento ha i requisiti di conformità urbanistica ed igienico sanitari, in relazione all’epoca della sua costruzione, perché previo adeguamento degli impianti possa conseguire l’abitabilità?"
Io ho risposto: "in riferimento alla Vostra richiesta del 21-06-2018, preciso che:
in relazione è già presente la certificazione urbanistica dell'immobile ai sensi delle vigenti normative.
Non posso invece certificare che l'appartamento ha i requisiti di conformità richiesti per il deposito del certificato di abitabilità. Il fascicolo comprende anche certificazioni che riguardano la sicurezza statica, sismica, impiantistica, antincendio dell'edificio, tali certificazioni possono essere redatte solo dopo un analisi approfondita sull'intera struttura del fabbricato da parte di più soggetti. Non posso quindi prendermi responsabilità sostituendomi ad altre figure professionali e/o imprese esecutrici.
Ho in ogni caso integrato la relazione dichiarando che l'immobile non necessita di abitabilità ai sensi delle vigenti normative e che se nel caso si renda necessario (lavori di ristrutturazione pesante o cambio d'uso) sarà possibile depositare l'abitabilità da un tecnico abilitato secondo le disposizioni di legge in riferimento al nuovo intervento."
Ne è nata una lieve disputa ancora irrisolta, cosa ne pensate Voi al riguardo?
Saluti Daniel
Sono Nuovo del forum, mi presento sono un tecnico Perito Edile che esercita a Firenze da circa 10 anni.
Volevo porre un quesito ai colleghi professionisti tecnici e non.
Ho fatto una Nota Tecnica per una CV di un immobile ante 1934 (comprovato dalle mappe storiche in cui compare già nel 1874) sprovvisto avviamente di Licenza/Certificato di Abitabilità ed Uso.
Il Notaio mi ha chiesto: "in riferimento alla relazione in oggetto da Lei redatta, per quanto concerne l’abitabilità ,è possibile integrare la relazione precisando che l’appartamento ha i requisiti di conformità urbanistica ed igienico sanitari, in relazione all’epoca della sua costruzione, perché previo adeguamento degli impianti possa conseguire l’abitabilità?"
Io ho risposto: "in riferimento alla Vostra richiesta del 21-06-2018, preciso che:
in relazione è già presente la certificazione urbanistica dell'immobile ai sensi delle vigenti normative.
Non posso invece certificare che l'appartamento ha i requisiti di conformità richiesti per il deposito del certificato di abitabilità. Il fascicolo comprende anche certificazioni che riguardano la sicurezza statica, sismica, impiantistica, antincendio dell'edificio, tali certificazioni possono essere redatte solo dopo un analisi approfondita sull'intera struttura del fabbricato da parte di più soggetti. Non posso quindi prendermi responsabilità sostituendomi ad altre figure professionali e/o imprese esecutrici.
Ho in ogni caso integrato la relazione dichiarando che l'immobile non necessita di abitabilità ai sensi delle vigenti normative e che se nel caso si renda necessario (lavori di ristrutturazione pesante o cambio d'uso) sarà possibile depositare l'abitabilità da un tecnico abilitato secondo le disposizioni di legge in riferimento al nuovo intervento."
Ne è nata una lieve disputa ancora irrisolta, cosa ne pensate Voi al riguardo?
Saluti Daniel