Joe

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve,
a fine febbraio u.s. l'inquilino mi informa che sta cercando un altro alloggio. Mi sottoscrive come da contratto una raccomandata di disdetta anticipata. Ora però sono passati più di sei mesi e non sembra intenzionato a lasciare libero l'alloggio. Peraltro sua figlia ha appena subito un intervento chirurgico ed è a letto con una gamba ingessata. Ho l'impressione che voglia prender tempo e ho notato che ha installato nell'alloggio (locato già arredato) della mobilia, che ritengo gli serva per il nuovo alloggio. Ciò può anche indurmi a ritenere che vi sia da parte sua un ripensamento.

Ho notato che nel caso di recesso dal contratto, la lettera di disdetta non può essere oggetto di revoca. Quindi alla scadenza del termine di preavviso del recesso, il contratto si estingue. Pertanto, se si vuole “ripristinare” il contratto, occorre un nuovo incontro delle volontà del locatore e conduttore, ovvero un nuovo contratto.

Vi sarei grato se vorrete delucidarmi in merito ed inoltre se nel frattempo devo inviargli un sollecito affinché entro 10 gg. decida in un modo o nell'altro.

Ringrazio anticipatamente per il Vs. contributo.
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Chiederei a Joe quale è il suo interesse.
Se Joe vuole che il rapporto locatizio permanga, la soluzione è certamente quella suggerita dal buon senso: parlare con il conduttore e, qualora questi dichiari di averci ripensato, rendersi subito disponibili a proseguire la locazione con le modalità e le pattuizioni già cristallizzate nel contratto. Si può fare, le parti decidono di mantenere in piedi il rapporto contrattuale come se nulla fosse accaduto.
Se invece Joe vuole che il conduttore vada via, allora potrà inviargli una raccomandata con ricevuta di ritorno ove gli richiederà l'immediata restituzione del bene alla luce della sua dichiarazione di recesso e dello spirare del termine legale / contrattuale. Qualora il conduttore non dovesse abbandonare l'immobile, Joe potrà rivolgersi al Giudice ed ottenere lo sfratto per finita locazione.
Penso che tutti converranno sul fatto che la seconda soluzione sia controproducente; se il conduttore corrisponde il canone, non vi è alcuna convenienza nell'intraprendere una controversia per lo sfratto, visto che si tratterebbe di uno sfratto per finita locazione e non per morosità.
 

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