Buonasera. Vorrei chiedere a tutti voi un parere riguardo una disavventura che mi è capitata. La scorsa estate tramite un' agenzia immobiliare faccio una proposta di acquisto per un appartamento di cui l' agente mi aveva detto essere sanato e nella proposta di acquisto l' agente scrive che il proprietario dovrà produrre la documentazione della domanda di sanatoria. Gli firmo un assegno intestato al proprietario e nella proposta scriviamo che la casa sarà pagata in parte tramite mutuo. In un foglio separato firmo la commissione per l' agente. Nella proposta viene stabilita la data del compromesso e l' agente mi da fotocopia della proposta. La proposta viene accettata, l' agente mi chiama, scrive sulla proposta una data per il rogito, mi da fotocopia della proposta accettata e dei documenti della casa tra cui accatastamento e domanda di sanatoria edilizia. Mi rivolgo in banca per chiedere il mutuo ma la banca boccia la mia richiesta dicendomi che l' appartamento mancava di sanatoria edilizia e risultava magazzino nonostante l' accatastamento fosse A4. Chiamo l' agente (il proprietario non l' ho mai visto né sentito) e lui mi risponde che si sarebbe prodigato per farmi avere la sanatoria dal Comune. Io gli propongo di annullare tutto per poi ripartire quando la sanatoria sarebbe arrivata ma lui mi dice no! Intanto io mi cautelo inviando un telegramma all' agente dicendo che non farò il compromesso se la casa fosse ancora abusiva. Passano due mesi dalla data fissata per il compromesso, mi chiama l' agente e mi dice che la sanatoria è arrivata ma al proprietario costerebbe 15000 euro e che quindi il proprietario chiede di dividere questo onere chiededomi di sottoscrivere una nuova proposta maggiorata di 7000 euro. A questo punto essendomi sentito preso in giro, rifiuto e l' agente mi propone di annullare tutto e restituirmi l' assegno. Ormai infastidito accetto la proposta, l' assegno mi è stato restituito e l' agente mi fa scrivere e firmare dietro la proposta “per ricevuta della restituzione dell' assegno numero con contestuale annullamento della proposta numero xxxx poiché mancano documenti essenziali”. Lui controfirma su una fotocopia. Questo circa una settimana prima della data del rogito fissata nella proposta (il compromesso non lo avevamo fatto). Lui dice che adesso tutti siamo liberi da obblighi ma io non sono sicurissimo perché non ha strappato la proposta ed il foglio per il suo compenso, il proprietario non ha firmato nulla al riguardo (non l' ho mai visto nè sentito e non so come contattarlo), potrei passare dalla parte del torto ed essere in futuro obbligato ad acquistare e\o pagare penali al proprietario e al' agente. Che ne pensate? Davvero la restituzione dell' assegno è sufficiente per far sì che quella proposta non sia mai esistita. Qualcuno vuol fregarmi? Io vorrei avere la certezza che sia così e rimettermi a cercare casa.